lunedì 21 marzo 2011

chi paga durante la maternità della badante?

va fatta richiesta all'INPS (basta essere in regola con lavoro e documenti di soggiorno). L'Inps paga l'80% della paga mensile per tutto il periodo che la badante sta a casa. (due mesi prima della presunta data del parto e tre mesi dopo, oppure un mese prima e quattro mesi dopo)
Durante il periodo della maternità la badante non può essere licenziata salvo gravi motivi documentati.

vitto e alloggio sono compresi nello stipendio della badante?

Ci sono badanti conviventi e badanti a ore.
Le badanti conviventi, VIVONO CON l'assistito e quindi mangiano anche con l'assistito.
Le badanti a ore finito il loro lavoro vanno a pranzare a casa propria, al ristorante, dove vogliono.
La badante convivente (per esempio a 54 ore settimanali) ha diritto a vitto e alloggio. Quindi lo stipendio sarà di circa 900 euro mese (in via di revisione), in più la badante consumera colazione, pranzo e cena a spese dell'assistito. In pratica cucina per l'assistito e per se stessa dalla spesa al negozio dell'assistito.
Qualora la badante fosse in ferie o malattia ecc. non potendo consumare a casa dell'assistito, riceverà in busta paga un indennizzo di circa 5 euro al giorno, come controvalore di vitto e alloggio che non ha potuto ricevere. 

venerdì 18 marzo 2011

cosa rischio se assumo una badante senza permesso di soggiorno?

non si può assumere una persona che non abbiano un permesso di soggiornare sul suolo italiano. Quindi l'assunzione sarebbe "in nero". Con tutti i rischi che questo comporta in caso di controllo (molto remoto) o incidente domestico (possibile) con visita di un medico o ricovero in ospedale. Ospitando poi una persona non regolarizzata, si diventa favoreggiatori di immigrazione clandestina come si fosse mafiosi o scafisti senza scrupoli, e magari anche sfruttatori. Meno ci si tutela e più rischi si corrono e più vertenze si rischiano. Il datore di lavoro deve accertarsi prima di assumere, che la persona abbia un regolare permesso di soggiorno o almeno abbia pagato il bollettino e sia attesa di ricevere la card che attesta l'avvenuta regolarizzazione.

martedì 15 marzo 2011

Come faccio a chiedere l'accompagnamento?

L'indennità di accompagnamento è una trafila un po' lunga e abbastanza complessa e parte dal medico di base che deve compilare la domanda in modo digitale ed inviarla all'Inps.
L'elenco dei medici certificatori si trova sul portale dell'Inps.
La procedura comincia con la domanda all'Inps e il successivo riconoscimento da parte di una commissione dell'ASL dell'incapacita a svolgere giornalmente le proprie azioni quotidiane.
Oltre i 65 anni non viene più espressa una percentuale di invalidità ma il riconoscimento di:
"difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della età".
Successivamente (dopo la compilazione della domanda da parte del medico) ci si può far assistere da un patronato o da un'associazione di categoria per averne il supporto (in fase di eventuale ricorso) anche di un medico di parte.
Se i link non dovessero funzionare basta cercare su http://www.inps.it , il "logo" in basso alle pagine della domanda di invalidità e l'elenco dei medici certificatori. C'è tutta la procedura. Inps cambia spesso le pagine e inibisce su alcuni browser l'aggiornamento delle pagine, spesso bisogna scrivere per intero l'indirizzo che si cerca.

una badante licenziata in tronco quando deve lasciare l'alloggio?

Immediatamente.
Si ricorre al licenziamento in tronco quando vengono a mancare i requisiti minimi di fiducia. Se il licenziamento in tronco è motivato da prove e da veri motivi non richiede nemmeno il pagamento del periodo di preavviso. In caso comunque di licenziamento in tronco (con o senza motivazioni valide) il rapporto si ritiene risolto e quindi la badante deve lasciare immediatamente l'alloggio. Se il licenziamento in tronco avviene senza ragioni, andrà pagato alla lavoratrice il periodo di preavviso.
Non avrebbe senso licenziare in tronco quindi per incapacità, inadeguatezza o mancanza di fiducia per poi trovarsi comunque la lavoratrice sempre in casa.
Che la badante, sia italiana, straniera o senza altra residenza non fa nessuna differenza.

lunedì 7 marzo 2011

il modello Q serve per il permesso di soggiorno?

Allo Sportello Unico per l'immigrazione interessa che il modello sia stato spedito a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, e in fase di rinnovo del permesso di soggiorno, verrà chiesto al lavoratore straniero di esibire la ricevuta di ritorno della raccomandata.
E' bene tutelarsi, e mettere sulla ricevuta di ritorno, sia il nome e cognome del datore di lavoro sia quello del lavoratore assunto.
Tutte le norme sui flussi e sui permessi sono presenti sul sito del Ministero dell'Interno.

il reddito della badante convivente va inserito nel calcolo ISEE?

oltre il danno la beffa?
NO!
Il reddito della badante convivente non fa parte del reddito famigliare.
Un conto è un rapporto di convivenza affettiva o di reciproco supporto, altra cosa è un rapporto di convivenza subordinata all'assistenza.
Altrimenti, oltre a pagare e quindi ad avere una spesa, si avrebbe anche l'ulteriore penalizzazione di un reddito in famiglia.

che differenza c'è tra una badante in nero, comunitaria o extracomunitaria.

Entrambe sono in nero, quindi non hanno un lavoro. Non hanno un lavoro riconosciuto.
Offrendo un lavoro in nero, il datore di lavoro, deve mettere in preventivo l'eventualità che a fine lavoro la badante gli faccia una vertenza, che quasi sempre vincerà. Basta che ci siano persone (futuri testimoni) che la vedano, vicini, medico, farmacista, negozianti, portalettere ecc. frequentare la famiglia per la quale lavora. Nel caso dovesse esserci un infortunio i guai per il datore di lavoro si moltiplicherebbero.
Accettando un lavoro in nero non si ha diritto a nulla perchè non si è in nessuna regola e nessun contratto, TFR (un mese all'anno in più pagato a fine lavoro), ferie (26 giorni pagati all'anno pur restando a casa propria), permessi retribuiti, corsi di riqualificazione, tredicesima (un mese in più pagato a Natale), contributi Inps validi per la pensione di vecchiaia, tutela in caso di malattia ecc.
Una lavoratrice extracomunitaria, oltretutto, senza bollettini Inps, non rinnova il permesso di soggiorno al SUI (sportello unico immigrazione) quindi diventa una clandestina che rischia, se scoperta, di essere rispedita nel proprio paese, mentre una lavoratrice comunitaria, può sempre tornare al suo paese in auto, rifare al massimo un permesso turistico e tornarsene in Italia quando vuole.

mercoledì 2 marzo 2011

chi firma la lettera del licenziamento e fa la comunicazione INPS in caso di decesso?

Quando il datore di lavoro muore, ci sono un sacco di pratiche da espletare, una su tutte pagare le tasse sulla successione di quanto rimasto.
Viene nominato dagli eredi (di comune accordo) un rappresentante pro-tempore, che si fa carico di tutte le pratiche. Una di queste, è comunicare all'Inps il licenziamento (per decesso del datore di lavoro) della badante (dopo i giorni di aspettativa).
Si fa ormai tutto per via telematica, se si ha il PIN di accesso alla propria posizione. In caso di decesso però, non è possibile perchè il datore di lavoro non può più utilizzare una posizione che aveva in vita, quindi si va di persona o si fa tutto attraverso un patronato presente presso qualsiasi sindacato o associazione di categoria.
La lettera di licenziamento, come la comunicazione di morte e sospensione o la reversibilità della pensione, vanno presentate all'Inps da chi si fa carico di rappresentare la famiglia.
Il modulo da presentare si può scaricare dal sito INPS è il modello COLD VAR cod.SC39.
Nella casella che motiva il licenziamente si mette la sigla DE (defunto). Il modulo è comunque accompagnato da un foglio di istruzioni per la compilazione.

martedì 1 marzo 2011

un genitore può assumere la figlia?

Si un genitore può assumere la figlia come badante e può avere aiuti dal comune (se sotto una certa soglia di reddito, occorre rivolgersi all'assistente sociale che di solito è presente anche nei piccoli comuni alcuni giorni a settimana) e un assegno di accompagnamento (si fa la domanda all'Inps attraverso un medico abilitato che solitamente è quello di base e si inoltra con l'aiuto di un patronato).
Allo stato costa sempre meno che contribuire alla retta di un'ospizio.
Solo la moglie ha limitazioni all'assunzione. In questo caso può essere assunta solo in caso di grave invalido al 100%.
L'assunzione prevede il versamento di contributi Inps. Quindi, allo stato, i soldi escono dalla finestra e rientrano dalla porta.
P.S. Non solo un genitore italiano può assumere la figlia ma anche un genitore straniero, con regolare permesso di soggiorno, può chiedere di fare arrivare dall'estero la figlia in Italia ad assisterlo