martedì 14 maggio 2013

Come difendersi dalla badante

Ci si "difende" facendo le cose in regola, scrivendo un lettera di assunzione chiara con orari di lavoro e modalità di lavoro nel caso l'assistito finisca in ospedale o in altra struttura temporanea.
Pagando il dovuto secondo il contratto.
Tutte le cose vanno scritte. Le buste paga devono contenere codice fiscale chiaro di lavoratore e datore di lavoro, giorni di ferie, paga stipulata. L'occasione fa l'uomo ladro, la fregatura fa la badante arrabbiata e insaziabile
Ferie e stipendio vanno sempre controfirmati per ricevuta da datore di lavoro e lavoratore "Canta carta villan dorme (sonni tranquilli)". Non pagare mai in contanti, deve restare traccia del pagamento per dimostrare in caso di vertenza che si è pagato il giusto e il dovuto (anche se non sempre le due cifre coincidono). I rapporti di fiducia, quando si è ai ferri corti, non contano nulla, così come le amicizie, i trattamenti di famiglia. La badante non è mai una della famiglia. La badante ha una sua famiglia, anche quando non si vede, ed è li per lavorare/guadagnare.

P.S.
La badante è la parte debole nel rapporto di lavoro, e trattandosi di un incarico di massima fiducia, può  essere licenziata a piacere o in tronco, pagando il preavviso di 15 giorni o altro periodo a seconda dell'anzianità di lavoro. Su questa norma non c'è vertenza o ricorso che tenga.
Con le ristrettezze economiche attuali degli italiani, infinite badanti sono attualmente senza lavoro e alla ricerca di una indennità di disoccupazione o di un vitalizio.
Molte badanti che vengono da altri regimi governativi sono convinte che lo stato abbia denaro infinito, che qui tutto tuteli gli stranieri prima degli italiani, che gli italiani siano il vero e unico problema dell'Italia. Che gli italiani vogliono tenersi i denari dello stato destinati alle badanti.

17 commenti:

  1. l'unico metodo sicuro è non assumerla. Anche mettendosi in regola tutto e per tutto si rischia che combini una vertenza dove il datore di lavoro avrà torto.

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    1. Ti do pienamente ragione. Ho purtroppo avuto una bruttissima esperienza e quello che ho potuto constatare è che loro girano tutti i sindacati aspettando quello che apre una vertenza tanto non costa niente. La povera famiglia italiana che, vorrei sottolineare, non è un'azienda e nemmeno una banca ma campa in genere con la pensione, non è tutelata minimamente. O paghi o paghi per difenderti ancora di più. Cosa ti resta da fare? Ingoiare e pagare anche se sai che non hai torto. Sono delusissima da questo sistema che tutela persone disoneste (e ho il dubbio che fra i consulenti non tutti siano onesti).

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    2. OGNUNO BADA A SE. La badante se ne frega, il patronato si preoccupa di fare carte al pensionato e di gestire la busta paga. Il sindacato vive di vertenze. Quando c'è stata la sanatoria i patronati erano pieni di personale e di badanti. Adesso il personale non lo trovate più li ma al sindacato gemello che prepara vertenze, si rubano vertenze l'un l'altro e in fondo cè la famiglia depredata da tutti, patronato, sindacato, Stato, badante, Inps ecc.

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  2. Parte debole la badante??????????????????????????????????????????E noi, che abbiamo anziani, invalidi ed handicappati in casa e che dobbiamo subire abbandoni improvvisi, ruberie e fregature da parte de ste' zozzone improvvisatesi tali, CHE DOVREMMO DIRE??? vERGOGNA!

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  3. lA BADANTE, PER PRETENDERE IL DOVUTO ( che noi italiani non abbiamo neppure dopo 40 anni di lavoro) deve essere una persona seria e qualificata, senza precedenti penali, che abbia voglia di lavorare con gli anziani senza invece stare tutto il giorno a sventolarsi con lo scacciamosche, ma SOPRATTUTTO, cosa che ancora non si fa in italia, esibire una QUALIFICA PROFESSIONALE che le dia titolo a presentarsi come tale. E se non ruba, o maltratta l'anziano, o lo trascura, solo ALLORA si parla di contratto. Altrimenti che se ne vada, e a calci in c....Altro che pretendere stanza singola con bagno, vitto e alloggio assicurati, lavatrice, shampoo doccia e capelli tutto a carico del datore di lavoro!! Io, nel mio posto di lavoro percepisco uno stipendio, ma a vitto e alloggio devo pensarci da solo, mica me li paga a parte l'ufficio!! Perché a costoro sì?? E sti' c....!!

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    1. Siamo noi che non siamo preparati e per esperienza prendiamo la prima che ci capita dopo un ricovero in ospedale e/o una riabilitazione completa impossibile. Bisognerebbe pensare per tempo e riuscire a fare un po' di colloqui per tempo. Colloqui comunque ne ho fatti tanti ma gente preparata non ce n'è peggio sono quelle con qualche qualifica che sanno e vogliono fare solo certe cose. Ho trovato OSS che pretendevano l'infermiera per le pastiglie e una Colf per le pulizie e la cucina. Sbagliamo noi e siccome la maggior parte delle badanti chiede prima e dopo (vertenza garantita come mi diceva un sindacalista) questo è un lavoro impossibile (come mi dicevano sia al centro per l'impiego sia nelle agenzie che danno personale alle industrie). L'unica strada percorribile è quella delle agenzie specializzate in servizi alla persona. Pensano alle sostituzioni alle ferie e a tutto e alla fine costano meno dell'assunzione diretta.

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  4. Vogliamo poi parlare del fatto che non c'è ne una che presenta la dichiarazione dei redditi. Superati gli 8.000,00 euro annui sono tenute a presentare la dichiarazione dei redditi e a pagare le relative imposte: Irpef, Addizionale regionale e comunale. in caso di licenziamento si scapicollano per andare all'Inps a chiedere la disoccupazione che puntualmente gli viene data perchè i requisiti necessari sono soltanto quelli di aver versato i contributi, che non versa solo la badante, a lei spetta il 30% e il 70% al datore di lavoro. Una volta che l'Inps appura che i versamenti ci sono allora la badante ha diritto alla disoccupazione per un periodo pari alla metà dei contributi versati; esempio: se ha 1 anno di contributi versati ha diritto a 6 mesi di disoccupazione. Mi chiedo ma l'Inps perchè prima di erogare la disoccupazione ad un pincopallino qualsiasi non controlla anche se è in regola con il resto delle imposte da versare??? Tenuto conto che sia l'Agenzia delle Entrate sia l'Inps possono fare controlli incrociati!!Chi è quel folle che ha detto che la legge è uguale per tutti!!!!

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    1. i controlli li fa solo la questura incrociando i dati con Inps. se ci sono contributi, per la questura c'è lavoro e loro confermano i permessi di soggiorno agli extracomunitari. Io non pretendo i controlli incrociati vorrei almeno che ognuno controllasse al proprio interno. per avere il permesso di soggiorno basta pagare la quota minima di contributi e fingere di avere un lavoro, poi si può vivere spacciando droga o qualsiasi altra attività illecita. L'Inps dovrebbe almeno verificare se il lavoro effettivamente c'è. L'agenzia delle entrate fa un altro lavoro, basterebbe verificare al suo interno se all'interno dello stesso rapporto di lavoro da una parte concede alla famiglia detrazioni fiscali sui contributi e dall'altra invece ha tasse pagate dalla badante. Non controlla nemmeno al suo interno.

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    2. Quando è andata via la mia badante, dopo tutti i casini che ha fatto, ero arrabbiatissima e sono andata a sentire all'agenzie delle entrate. Avrebbe dovuto pagare sui 20mila euro di soldi che non aveva mai pagato. Io non me la sono sentita di denunciarla nonostante tutto. Anche perché mi è stato chiaramente spiegato che all'agenzia non conviene spendere per andarle a cercare. In caso di controversia non hanno niente da prendere. Al contrario di noi italiani che abbiamo casa, auto, tv, ecc. da pignorare. Bel sistema. In fin dei conti basterebbe controllare il loro conto in banca. E considerando il fatto che dei soldi che diamo loro ben pochi girano per l'economia italiana eviterei almeno di dar loro mesi e mesi di disoccupazione. Te ne do uno, massimo due. Se in quel tempo non hai trovato lavoro vuol dire che non ce n'è di lavoro per te e puoi tornartene al tuo paese.

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    3. La situazione è peggiore di quel che pensi perchè se denunci la badante che non paga le tasse (ed è risaputo che i soldi presi li fanno sparire subito facendoli arrivare a casa loro) può anche capitarti un contenzioso con lo Stato perchè se per caso la badante va in giro a fare debiti e aveva la residenza a casa tua e tu ti sei dimenticata di informare il comune con il modulo che ogni comune mette a disposizione della cessata residenza e trovi un assurdo zelante servitore dello stato potrebbe metterti sotto sequestro per esempio il televisore. Assumere la badante è un debito mai chiuso del tutto. Io conservo ancora le buste paga e le ricevute dei pagamenti prima che questa decida di inventarsi una vertenza.

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    4. in Italia lo Stato incrocia solo i nostri (di noi italiani) dati perchè siamo tanti mentre la quantità di badanti è esigua rispetto al numero di abitanti italiani. Basti pensare che la questura per rinnovare alle persone extra comunitarie il permesso di soggiorno, non controlla se la badante paga le tasse ma se il datore paga i contributi. Per loro basta quello, perchè nella loro testa se ci sono contributi c'è lavoro e non c'è delinquenza e il loro compito è assolto, l'agenzia delle entrate si arrangi. Poi succede che una si dia da fare per strada paghi dei contributi come colf e dia per restare finta assunta presso qualche prestanome che alimenta la malavita.Chi controlla le tasse? Le Poste quando la badante spedisce i soldi a casa vuole vedere gli estremi del CUD. Quindi le badanti fanno arrivare i soldi a casa tramite amiche, trasportatori, malavita ecc.

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  5. Vogliamo poi parlare del fatto che non c'è ne una che presenta la dichiarazione dei redditi. Superati gli 8.000,00 euro annui sono tenute a presentare la dichiarazione dei redditi e a pagare le relative imposte: Irpef, Addizionale regionale e comunale. in caso di licenziamento si scapicollano per andare all'Inps a chiedere la disoccupazione che puntualmente gli viene data perchè i requisiti necessari sono soltanto quelli di aver versato i contributi, che non versa solo la badante, a lei spetta il 30% e il 70% al datore di lavoro. Una volta che l'Inps appura che i versamenti ci sono allora la badante ha diritto alla disoccupazione per un periodo pari alla metà dei contributi versati; esempio: se ha 1 anno di contributi versati ha diritto a 6 mesi di disoccupazione. Mi chiedo ma l'Inps perchè prima di erogare la disoccupazione ad un pincopallino qualsiasi non controlla anche se è in regola con il resto delle imposte da versare??? Tenuto conto che sia l'Agenzia delle Entrate sia l'Inps possono fare controlli incrociati!!Chi è quel folle che ha detto che la legge è uguale per tutti!!!!

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    1. se mi tolgono il lavoro dopo 30 anni di contributi mi danno 6 mesi di disoccupazione e il giorno dopo sono arruolato nei lavori socialmente utili del comune a spazzare strade. Diano la disoccupazione alle badanti ma le mandino a pulire i pavimenti in ospedali e ospizi sollevandoli dalle spese per le cooperative e destinino quei soldi risparmiati in miglior assistenza sanitaria

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  6. scusate, una domanda: vale il principio nemo ad impossibilia tenuetur (nessuno è costretto a pagare ciò che non ha)? Una "povera" badante ha fatto causa a mio padre per una cifra sconsiderata e mio padre vive con € 570,00 in affitto, senza alcun patrimonio.

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    1. nessuno deve avere il buon senso di comprare quello che non può. Non è che se uno non ha, compra una villa al mare e poi tira fuori la storia che non ha soldi. L'assistenzialismo di stato non centra nulla con un privato. Vale dalla badante a quello che fa il pane.

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    2. Villa al mare??? Qui si parla di non arrivare a fine mese e la "signora" dopo esser stata trattata con i guanti si è rivelata una perfida senza anima... villa al mare...

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    3. rick11. bisogna distinguere il dovuto e quel che poi si è preteso. Non si capisce se prima hai fatto un contratto e poi non hai potuto mantenere quanto promesso. Comunque i debiti se esistono verso lo stato vanno pagati anche dai parenti, se rinunci all'eredità ad un privato non devi nulla.

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