sabato 25 luglio 2015

la badante è in malattia ... chi paga?

La badante deve avvisare subito il datore di lavoro e presentare un certificato medico. Se convivente, il certificato è necessario solo se il datore di lavoro lo richiede o se la malattia arriva quando la badante non è presente in casa del suo assistito (ferie, giorno libero, festa ecc.).
L'indennità di malattia è a carico del datore di lavoro.
Quindi il datore di lavoro dovrà pagare il 50% della paga, fino al terzo giorno consecutivo di malattia (più l'eventuale indennità di vitto e alloggio se non usufruita). Dal quarto giorno in poi, il datore di lavoro pagherà il 100% della retribuzione (paga intera), fino al raggiungimento massimo dei giorni dovuti in base all'anzianità di lavoro della badante. I giorni successivi a questo termine, non verranno pagati né dal datore di lavoro né da alcun ente previdenziale.
Il datore di lavoro è tenuto a pagare fino un massimo di 8 giorni consecutivi in un anno, per anzianità di servizio fino a 6 mesi. Fino a 10 giorni consecutivi nell'anno, per anzianità da 6 mesi a due anni. Fino a 15 giorni consecutivi per anzianità oltre due anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro.
La badante non può essere licenziata durante il periodo di malattia e il posto va conservato per 10 giorni per chi ha fatto sino a 6 mesi di lavoro presso lo stesso datore di lavoro, mentre il posto sarà conservato per 45 giorni per chi ha anzianità di servizio da 6 mesi a 2 anni, e sarà conservato per 180 giorni per chi ha un'anzianità di servizio di oltre 2 anni.

1 commento:

  1. è una norma folle, se la badante non ha casa una famiglia si deve tenere in casa dopo due anni e un giorno sei mesi? I sindacati sono folli e senza senso della realtà. un anziano in 6 mesi muore e risorge

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