Si! Il periodo di prova ha una durata massima di sette giorni, entro il quale, occorre decidere, se il rapporto di lavoro deve proseguire o è opportuno interromperlo per qualsiasi motivo. In questi sette giorni, sia l'assistito sia la badante, possono decidere, in qualsiasi momento, di interrompere il rapporto di lavoro senza obbligo di preavviso. Andranno comunque pagate tutte le spettanze relative ai giorni di effettivo lavoro (ferie, TFR, tredicesima ecc. in proporzione ai giorni lavorati). Dopo quei sette giorni, si intenderà assunta la badante. Il datore di lavoro o la badante, potranno comunque finire la loro collaborazione, rispettando però i tempi di preavviso (7 se la badante che si dimette, 15 se il datore di lavoro licenzia). Indipendentemente dal termine o meno del preavviso, il datore di lavoro, per sue esigenze, può comunque pretendere l'abbandono della casa e del lavoro immediato, pur pagando anche il preavviso non lavorato. Anche se pochi lo fanno per la burocrazia farraginosa, anche il periodo di prova andrebbe regolamentato con "assunzione in prova".
badante e famiglia, a volte ci sono problemi, altre solo piccole incomprensioni. Come fare?
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ma senza sicuresa come fa badante a prendere lavoro, alora sta dove è già
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