lunedì 29 giugno 2015

la badante con figli conviventi, come fare.


Quando si assume è bene verificare che la badante sia libera da impegni famigliari, cioè non abbia figli piccoli da seguire o da voler poi portare nella famiglia dell'anziano. Chi assume ha già un problema (seguire un anziano) è inutile si porti a casa altri problemi. Un lavoro non è un opera di beneficenza verso altri ma è un offerta di occupazione in cambio di una paga. Il problema è più grande se la badante ha figli molto piccoli. La badante, pensando sia un suo diritto, chiederà poi il ricongiungimento famigliare. Lo otterrà, ma questo non vuol dire che chi ha assunto una lavoratrice sia poi tenuto ad ospitare una famiglia. Ricongiungimento vuol dire solo che la famiglia si riunisce ma non ha alcuna relazione con il posto di lavoro.

chi può assumere la badante

Tutte le persone, che per grado di parentela sono tenute a dare assistenza all'anziano (nella buona e nella cattiva sorte), possono assumere la badante per la sua assistenza. Spesso il datore di lavoro è l'anziano stesso, ma per esempio, se ha una pensione minima e non presenta denuncia dei redditi è probabile che abbia un'IRPEF uguale a ZERO. In questo caso per poter portare in detrazione i contributi INPS della badante, e altre spese, conviene che un/a figlio/a o altri che hanno un reddito più consistente diventino i datori di lavoro.

la badante convivente può uscire?

La badante convivente, vive con l'assistito e quindi prende l'impegno, come convivente, di garantire anche una sua presenza pur non lavorando nelle ore di "non lavoro". Quindi lavorerà le ore fissate nel contratto che ha concordato con il suo datore di lavoro, e avrà due ore al giorno per uscire (se vuole) più una mezza giornata (12 ore, solitamente da mezzogiorno alle ore 24,00) in un giorno della settimana concordato nel contratto, più una giornata intera (24 ore) di riposo la Domenica (o altro giorno se le esigenze religiose della badante lo richiedono).

sabato 27 giugno 2015

devo pagare la badante in ferie?

Si, come per tutti gli altri lavoratori le ferie vanno godute e pagate. Le ferie sono irrinunciabili e valgono 26 giorni/anno, indipendentemente dalle ore settimanali di lavoro. Il datore di lavoro, se vuole, trova per quel periodo una sostituta e la paga a parte. Oltre al mese di ferie pagato, va anche dato un piccolo contributo giornaliero per pranzo, cena, e alloggio (poco più di 5 Euro totali al giorno) perchè non goduti.

martedì 23 giugno 2015

Posso assumere mia nuora come badante?

Assumere una qualsiasi persona della famiglia non ha molto senso economico, a meno che la persona abbia necessità di completare in brevissimo tempo il suo percorso lavorativo verso la pensione. Cioè, manca qualche mese per andare in pensione ma si è perso il lavoro. In questa situazione, da valutare bene, può avere in certi casi un senso. Un dipendente costa circa 3000 Euro l'anno in contributi da versare all'INPS per chi assume, e circa 1200 Euro in tasse da pagare (annualmente nella denuncia dei redditi) per chi è assunto. Un po' di questi soldi si possono scaricare, se chi assume ha un reddito abbastanza alto da portare spese in detrazione IRPEF. Vale la pena per una famiglia spendere tanto? Da recuperare in piccolissime cifre mensili? In quanti anni? Perchè per far circolare solo carte in casa propria si vuole volontariamente pagare oltre 4000 Euro l'anno ad uno stato che già chiede tanto di suo?

domenica 21 giugno 2015

perchè l'anziano non mangia?

Più si diventa anziani e meno si trovano motivazioni a vivere. Ci sono anziani molto positivi che restano attivi e altri che si lasciano andare. L'anziano è facile preda della depressione. Più si vive e più si subiscono torti e sconfitte. In questo caso, è fondamentale la famiglia che l'anziano riesce a ritagliarsi. Può diventare la sua famiglia, parente, un gatto, un infermiere, la badante, il medico ecc. L'anziano spesso, però, soffre di  disfalgia, cioè fatica a deglutire, ha paura di soffocare. Occorre essere attenti per distinguere la depressione dalla siafalgia.

sabato 20 giugno 2015

Se do la residenza alla badante cosa cambia?

La residenza non implica nessun diritto accessorio. Va fatta comunicazione al Comune che assieme all'anziano vive stabilmente un'altra persona, la badante. Residenza vuol dire solo risiedere abitualmente in un determinato luogo, in questo caso per lavoro, ma non è un contratto d'affitto. Quello che invece succede è che se la badante vive (residente, ospite o altro) nella stessa abitazione dell'anziano per oltre 6 mesi all'anno, entra, come persona, nel calcolo della tassa comunale dei rifiuti urbani a carico dell'anziano, pur restando nucleo famigliare distinto.