mercoledì 7 dicembre 2011

rischio se la badante clandestina mi fa una vertenza?

Se è clandestina non la si può assumere con un contratto regolare, quindi si rischia due volte. Primo perchè si ha alle dipendenze una persona in nero e secondo perche si ospita e quindi si favorisce (favoreggiamento) la clandestinità. Difficilmente ci sarà un controllo mirato in una famiglia, è già difficile controllare nelle aziende figuriamoci farlo in ambito domestico. Vicini, medico ecc. difficilmente faranno una denuncia. L'eventualità reale è che la lavoratrice (pur rischiando l'espulsione), riesca a dimostrare (una volta licenziata) che è arrivata in Italia con un permesso di soggiorno regolare che poi lo ha perso essendo stata assunta in nero senza poi percepire nemmeno un centesimo di paga. Si pagherebbe di nuovo lo stipendio, ferie TFR ecc. La cosa è molto più semplice di quel che si pensi. Un sindacato avrà tutti i mezzi per istruire una vertenza e farla vincere alla badante. Per lo stato italianio è il datore di lavoro a dover controllare i documenti della badante prima di assumerla. Si va dall'arresto da 3 a 12 mesi e fino a 5000 Euro di multa.

mercoledì 30 novembre 2011

quanto è l'importo dell'indennità pagata dall'Inps durante la maternità?

Durante il periodo di assenza dal lavoro stabilito per legge in caso di maternità, l'INPS paga l'80% della paga sulla quale sono stati versati i contributi dal datore di lavoro (quindi bisogna essere assunte regolarmente). Per il calcolo dell'indennità sono considerati solo i periodi lavorati come badante (collaboratrice domestica). Per avere diritto all'indennità, la badante deve avere almeno contributi pagati per 52 settimane negli ultimi 24 mesi, o 26 settimane negli ultimi 12 mesi. In entrambi i casi i contributi possono essere maturati anche in settori diversi da quello domestico anche se il calcolo dell'80% verrà fatto solo sui contributi pagati sulla paga oraria come badante.
Lo so che sembra complicato, ma i ragionieri non sanno impegnarsi in regole semplici.

martedì 29 novembre 2011

quanto dura la maternità di una badante?

Le garanzie a tutela della maternità sono previste per legge e non centra il contratto di lavoro. Durante il periodo  di astensione dal lavoro, la badante ha diritto a conservare il posto di lavoro e ad una indennità pagata dall'Inps (non dal datore di lavoro, come succede, per esempio, durante una malattia o durante le ferie).
Dal momento della gestazione fino al periodo di astensione (tutelato e obbligatorio) la badante non può essere licenziata, salvo mancanze gravi che non consentano la continuazione del rapporto di lavoro nemmeno in via provvisoria.
Solitamente, l'astensione dal lavoro va dai due mesi precedenti la data presunta della nascita, al periodo tra la data presunta della nascita e la data effettiva del parto, ai tre mesi successivi all'effettiva nascita.
Questo periodo è flessibile in funzione della salute, della regolarità, della necessità della situazione e può essere spostato fino ad un mese prima del parto e quindi poi ritardato il rientro al lavoro di quattro mesi dopo il parto.  

mercoledì 23 novembre 2011

si può chiedere un periodo di prova prima dell'assunzione?

L'assunzione della badante può essere fatta previa un periodo di prova.
Questo accordo deve però risultare da una scrittura firmata da dipendente futura e datore di lavoro. Normalmente questo "patto", è parte della lettera di assunzione. Durante il periodo di prova, ciascuna delle due parti (lavoratore e datore di lavoro possono recedere dal contratto senza obbligo di preavviso. In pochi giorni una settimana si capisce entrambi se ci si ci "piace" e si può essere entrambi utili l'uno all'altro.
Andranno comunque pagati contributi, quota ferie, porzione di tredicesima e TFR relativo ai giorni di lavoro fatti.
Per essere ligi e rispettosi delle regole, si fa prima a provare la lavoratrice utilizzando dei voucher acquistati in tabaccheria 

mercoledì 16 novembre 2011

Quante volte deve rinnovare la residenza una badante?

Se la badante è comunitaria (quindi se non deve rinnovare il permesso di soggiorno) non ha nessun obbligo di rinnovo.
Se la badante è extracomunitaria deve rinnovare la dichiarazione di dimora abituale (di residenza), ogni volta che rinnova il permesso di soggiorno. Dopo la scadenza del permesso di soggiorno ha 60 giorni di tempo per confermare all'ufficio anagrafe del comune la residenza, presentandosi con un documento d'identità (carta d'identità) e il nuovo permesso di soggiorno rilasciato allo sportello SUI.
Passato questo termine è necessario rifare la richiesta di residenza con visita e accertamento dei vigili.

martedì 1 novembre 2011

La badante vuole essere assunta in nero, cosa fare?

Pensare che quei contributi versati serviranno ad ottenere una pensione risulta difficile crederlo, ma è l'unico modo per essere coperti da eventuali disavventure e vertenze future.
Molte badanti comunitarie, fanno tre mesi in Italia con permesso turistico e poi rimpiazzano il posto con una "collega" e si fanno tre mesi a casa. Sono spesso gestite da organizzazioni non sempre trasparenti o anche da gruppi di badanti arrivate molti anni fa in Italia. Quando la situazione è subordinata a caporali più o meno italiani, le badanti chiedono l'assunzione in nero per spuntare una parte dei soldi destinati all'Inps, alla tredicesima e al TFR per riuscire a portare a casa almeno un migliaio di euro al mese. Sono spesso persone che non hanno nulla da perdere e tutto da guadagnare.
Con un lavoro regolarizzato si ha diritto alla maternità, e soprattutto si ha la tessera sanitaria che da accesso alle prestazioni mediche e ospedaliere (si ha un medico di base magari lo stesso che viene a far visita all'assistito/a).
Non mettere i dipendenti in regola porta a sanzioni ... quasi sempre.
Al licenziamento la probabilità di una vertenza sindacale da parte del lavoratore/lavoratrice è quasi sempre assicurata che non avrà difficoltà a dimostrare che ha lavorato presso una famiglia. I testimoni possono essere i vicini, il medico, i negozianti della zona, il farmacista ecc.

lunedì 3 ottobre 2011

rapporto badante malato Alzheimer

Un "Alzheimer" non è di facile gestione per nessuno. Forse non esiste badante in grado di accudirlo per tanti motivi, memoria, sbalzi di umore, paure ecc.
La demenza è sempre di difficile gestione e una badante da sola difficilmente riuscirà nell'intento senza spazientirsi mai. E' difficile per un figlio, figuriamoci per un estraneo. Aiuta un po' il "vademecum A.I.M.A." tanta pazienza, dedizione e amore spesso non sono sufficienti oltre a vestiti sempre uguali (i colori delle volte aiutano ad identificare i buoni, gli amici) e rimozioni di barriere o oggetti pericolosi in casa per l'incolumità di tutti.
Quando lo stadio della malattia è molto avanti, forse un istituto realmente specializzato può aiutare meglio tutti, soprattutto se il personale oltre che scrupoloso sul da farsi è anche sensibile e di buon cuore.

martedì 2 agosto 2011

Quale è la città che da più problemi a badanti e famiglie?

Credo ognuno scelga la propria città non conoscendo quello che succede in tutte le altre.
La vita è difficilissima per chi vuole regolarizzarsi e per i datori di lavoro che vogliono essere in ordine con tutte le loro carte.
Si comincia ad intendersi poco con i patronati dei sindacati. Poi l'Inps non concorda mai con i valori paga oraria di chi fa i conti da provetto commercialista. Scaricare il MAV per il pagamento dei contributi non è la cosa più facile senza poi contare il mercato bestiame che si ha la sensazione di vedere negli uffici SUI.
Non serve a nulla il buonismo dell'accoglienza sulle coste se poi si imprigionano a terra gli immigranti.
Loro fuggono già dalle carceri dei loro paesi.
L'osso più duro sono i comuni. Si va dalla domanda di ospitalità confusa con la residenza o l'affitto, per poi inserire nello stato di famiglia dell'assistito anche la badante.
La cosa più difficile che mi è capitata però è la residenza e lo stato di famiglia della badante. I comuni sembrano restii ad accettare immigranti sul proprio territorio. Non sembranno volere nemmeno quelli che sono utili alla propria comunità.
Oggi è 2 Agosto e devo ancora sentire l'assessore alle politiche demografiche e il sindaco. Gli altri vanno per conto loro, senza una guida certa. Credo si impegnino a creare difficoltà a tutti L'ultimo tentativo di riaprire una pratica per la richiesta di Residenza credo sia di inizi Maggio.
Vigili sentiti 5
Addetti Uff. Anagrafe 2
Giornale locale scritto 2 volte
portinai 2 (uno mi ha detto che non mi poteva dire il nome della responsabile dell'Anagrafe per la privacy).
Mi hanno persino detto perchè ho assunto una persona di una nazionalità che di solito non fornisce badanti.
Addette all'indirizzo uffici comunali 4
Io mi vergogno di essere italiano.







mercoledì 27 luglio 2011

perchè l'Inps rivuole i soldi del 2008?

Stanno arrivando lettere a raffica dall'Inps che chiedono la restituzione della quattordicesima del 2008.
Molti pensionati, nel 2008, fecero la denuncia dei redditi per prendere un Bonus Fiscale da 300 Euro, concesso a chi aveva la pensione minima. Poi venne erogata anche una quattordicesima da 336 Euro a 504 euro. Quell'anno molti moduli Red vennero trasmessi ma "persi online" ma arrivarono all'Agenzia delle Entrate le denunce dei redditi fatte su modelo 730.
L'Inps adesso chiede la restituzione in 5 rate partenza a Settembre della quattordicesima "Non dovuta".
Il problema è del sistema informatico statale. Occorre andare all'Inps e con un Mod. RED AP15, dichiarare nuovamente di non aver avuto redditi diversi da pensione e casa di abitazione e se la pensione non supera circa 8600 Euro (va verificato il tetto massimo in base all'anno) si ha diritto a quella cifra.

domenica 17 luglio 2011

come si rinnova il permesso di soggiorno?

Chi ha il permesso di soggiorno ha una tessera formato Card in plastica. Sopra è indicata la scadenza. In prossimità di quella data si va in un ufficio che si occupa degli stranieri (sindacato, comune ecc.) si chiede di poter rinnovare il permesso di soggiorno. Danno un elenco di cose da portare e dei bollettini da pagare. Solitamente dopo questo primo breve colloqui segue la compilazione dei moduli da presentare. Generalmente questo secondo incontro si fa su appuntamento. Servono stato di famiglia (residenza) e CUD del datore di lavoro validi. Poi con tutto il pacco si va alle Poste e li controllerano i documenti dati in copia e daranno una ricevuta con data e ora della convocazione al SUI. Al Sui verificheranno i documenti originali e controlleranno che i contributi Inps siano stati pagati dal datore di lavoro. Poi fisseranno la data del ritiro della nuona tessera permesso di soggiorno. Una volta avuta la nuova Card occorre avvisare il comune di residenza che il permesso è stato rinnovato e l'ASL perchè rinnovino anche la pessera sanitaria.

sabato 16 luglio 2011

Esistono strutture che prendono in carico anziani durante le ferie?

In Estate, avere un anziano da seguire, può voler dire dover rinunciare alle ferie. L'ospizio non va bene (troppe pratiche), la badante è in ferie. Basterebbe una struttura quasi alberghiera con una minima assistenza "veterinaria" per risolvere il problema. Una RSA per l'appunto. In estate gli anziani muoiono più che d'Inverno e quindi si liberano posti.
Basta andare in una struttura che già si occupa di anziani e chiedere. Ci sono percorsi chiamati di "Sollievo" (di sollievo per la famiglia, un po' meno per l'anziano) che cercano anche di fare una moderata attività riabilitativa. Occorre scegliere in modo adeguato, perchè molti si limitano ad ospitare e una delle cose più critiche, invece, diventa dare da mangiare all'assistito. Occorre integrare (spesso) la struttura, con una badante a ore che segua l'anziano almeno nel momento del pasto.
Capita anche che l'anziano in questo frangente, si senta abbandonato e decida di farla finita digiunando ad oltranza. Il "sollievo" ha le sue controindiczioni.

mercoledì 22 giugno 2011

Tasse badanti 2011

Chi paga le tasse della badante?
La badante, ovviamente.
Quanto paga?
Si comincia ad andare in un CAAF. Appena ti vedono se non sei iscritto ti chiedono soldi (80 Euro per redditi da 9.501 Euro a 15.000 Euro di reddito per i non iscritti, per esempio alla CGIL). Le organizzazioni sono dalla parte dei lavoratori quindi è da considerarsi fuoco amico anche se fa male.
La Coop sei tu, chi può darti di più. Con la tessera Coop Supermercati si ha lo sconto anche del 50% ... però vale solo per 730 e ICI (le badanti sono tagliate fuori).
Fino a 8000 Euro non si paga tassa allo stato, ma comunque si paga una piccola (si fa per dire) tassa alla regione (facciamo sui 70 euro) e una al comune di residenza (mettiamo 15 Euro) anche se la residenza non te la danno.
Totale: circa 120 Euro comprese le spese per la compilazione.
I guai cominciano al superamento di quegli 8000 Euro minimi.
Una badante a 54 ore regolarmente assunta con livello CS prende in un anno 11.758 Euro. Questa cifra prevede due ore libere al giorno, una mezza giornata libera e la domenica libera. Si stà in casa dell'assistito (per contratto) tutte le restanti 22 ore dei giorni lavorativi.
La tassa è del 23% sul reddito totale quindi 2.704 Euro, ma viene applicata una riduzione per i primi 8000 Euro di 1.570 Euro (dipende dal reddito complessivo). Quindi la tassa effettivamente da pagare è di 1.134 Euro per l'anno precedente a quello della denuncia (cioè 2.704-1.570=1.134 Euro).
Fermi qui?
No, ci sono 106 Euro di tasse che vanno alla regione e 18 Euro al comune di residenza.
E' finita?
No.
Lo stato vuole avere le tasse anche su quello che si presume di guadagnare nell'anno in corso e lo calcola 
sul 99% della tassa dovuta per l'anno precedente.
Quindi 1.134 Euro moltiplicato 99% = 1.122,66 Euro da dividere in due rate una a Giugno (il  40%) di 449,06 Euro e una al 30 di Novembre come secondo acconto (il 60%) di 673,60 Euro.
Quindi subito si pagano 1.707,60 Euro e 673,60 a Novembre.
E' pur vero che quanto anticipato verrà conteggiato sulle tasse del prossimo anno dove però si verseranno gli acconti dell'anno successivo.
Se penso che in certi ristoranti qualcuno fa una cenetta a due da 800 Euro mi viene da pensare che è difficile indurre con queste cifre le persone a regolarizzarsi. C'è uno scollamento abissale tra i poveri e i ricchi. Chi in una sera si mangia quanto una famiglia in un mese deve farsi bastare per luce, gas, acqua, aria, pane, pomodori, affitto, un abito da lavare e da rimettere di Domenica.
Questo non può essere progresso.
Ma gli immigrati lo sanno che qui è così?

domenica 19 giugno 2011

Un invalido può assumere più di una badante?

Anche un non invalido.Badanti che si alternino a turni, o più badanti nello stesso turno. Ovviamente, la casa dell'assistito, non può diventare un orfanatrofio per rifugiati politici. Ma le necessità giustificano il numero delle assunzioni, prima della legge

lunedì 4 aprile 2011

a chi si pagano i contributi della badante, e quanto si paga.

Si paga ogni tre mesi all'Inps. Per ogni anno, dal giorno 1 al giorno 10 di Aprile, di Luglio, di Ottobre e di Gennaio. Si paga per i tre mesi precedenti (o la porzione di lavoro fatta).  Trattandosi di una previdenza, di una specie di assicurazione, più si lavora e più si prende all'ora e più si paga.
Una badante con 54 ore settimanali livello CS (convivente con non autosufficiente) vale per l'INPS 716 Euro circa ogni tre mesi quindi 2.864 Euro anno.
Da questo trimestre (Gennaio, Febbraio, Marzo) da versare dall'1 al 10 Aprile, il pagamento può anche essere fatto in internet con carta di credito, o con bollettino MAV da scaricare da internet dal sito Inps e solvibile presso qualsiasi banca a costo zero.

lunedì 21 marzo 2011

chi paga durante la maternità della badante?

va fatta richiesta all'INPS (basta essere in regola con lavoro e documenti di soggiorno). L'Inps paga l'80% della paga mensile per tutto il periodo che la badante sta a casa. (due mesi prima della presunta data del parto e tre mesi dopo, oppure un mese prima e quattro mesi dopo)
Durante il periodo della maternità la badante non può essere licenziata salvo gravi motivi documentati.

vitto e alloggio sono compresi nello stipendio della badante?

Ci sono badanti conviventi e badanti a ore.
Le badanti conviventi, VIVONO CON l'assistito e quindi mangiano anche con l'assistito.
Le badanti a ore finito il loro lavoro vanno a pranzare a casa propria, al ristorante, dove vogliono.
La badante convivente (per esempio a 54 ore settimanali) ha diritto a vitto e alloggio. Quindi lo stipendio sarà di circa 900 euro mese (in via di revisione), in più la badante consumera colazione, pranzo e cena a spese dell'assistito. In pratica cucina per l'assistito e per se stessa dalla spesa al negozio dell'assistito.
Qualora la badante fosse in ferie o malattia ecc. non potendo consumare a casa dell'assistito, riceverà in busta paga un indennizzo di circa 5 euro al giorno, come controvalore di vitto e alloggio che non ha potuto ricevere. 

venerdì 18 marzo 2011

cosa rischio se assumo una badante senza permesso di soggiorno?

non si può assumere una persona che non abbiano un permesso di soggiornare sul suolo italiano. Quindi l'assunzione sarebbe "in nero". Con tutti i rischi che questo comporta in caso di controllo (molto remoto) o incidente domestico (possibile) con visita di un medico o ricovero in ospedale. Ospitando poi una persona non regolarizzata, si diventa favoreggiatori di immigrazione clandestina come si fosse mafiosi o scafisti senza scrupoli, e magari anche sfruttatori. Meno ci si tutela e più rischi si corrono e più vertenze si rischiano. Il datore di lavoro deve accertarsi prima di assumere, che la persona abbia un regolare permesso di soggiorno o almeno abbia pagato il bollettino e sia attesa di ricevere la card che attesta l'avvenuta regolarizzazione.

martedì 15 marzo 2011

Come faccio a chiedere l'accompagnamento?

L'indennità di accompagnamento è una trafila un po' lunga e abbastanza complessa e parte dal medico di base che deve compilare la domanda in modo digitale ed inviarla all'Inps.
L'elenco dei medici certificatori si trova sul portale dell'Inps.
La procedura comincia con la domanda all'Inps e il successivo riconoscimento da parte di una commissione dell'ASL dell'incapacita a svolgere giornalmente le proprie azioni quotidiane.
Oltre i 65 anni non viene più espressa una percentuale di invalidità ma il riconoscimento di:
"difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della età".
Successivamente (dopo la compilazione della domanda da parte del medico) ci si può far assistere da un patronato o da un'associazione di categoria per averne il supporto (in fase di eventuale ricorso) anche di un medico di parte.
Se i link non dovessero funzionare basta cercare su http://www.inps.it , il "logo" in basso alle pagine della domanda di invalidità e l'elenco dei medici certificatori. C'è tutta la procedura. Inps cambia spesso le pagine e inibisce su alcuni browser l'aggiornamento delle pagine, spesso bisogna scrivere per intero l'indirizzo che si cerca.

una badante licenziata in tronco quando deve lasciare l'alloggio?

Immediatamente.
Si ricorre al licenziamento in tronco quando vengono a mancare i requisiti minimi di fiducia. Se il licenziamento in tronco è motivato da prove e da veri motivi non richiede nemmeno il pagamento del periodo di preavviso. In caso comunque di licenziamento in tronco (con o senza motivazioni valide) il rapporto si ritiene risolto e quindi la badante deve lasciare immediatamente l'alloggio. Se il licenziamento in tronco avviene senza ragioni, andrà pagato alla lavoratrice il periodo di preavviso.
Non avrebbe senso licenziare in tronco quindi per incapacità, inadeguatezza o mancanza di fiducia per poi trovarsi comunque la lavoratrice sempre in casa.
Che la badante, sia italiana, straniera o senza altra residenza non fa nessuna differenza.

lunedì 7 marzo 2011

il modello Q serve per il permesso di soggiorno?

Allo Sportello Unico per l'immigrazione interessa che il modello sia stato spedito a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, e in fase di rinnovo del permesso di soggiorno, verrà chiesto al lavoratore straniero di esibire la ricevuta di ritorno della raccomandata.
E' bene tutelarsi, e mettere sulla ricevuta di ritorno, sia il nome e cognome del datore di lavoro sia quello del lavoratore assunto.
Tutte le norme sui flussi e sui permessi sono presenti sul sito del Ministero dell'Interno.

il reddito della badante convivente va inserito nel calcolo ISEE?

oltre il danno la beffa?
NO!
Il reddito della badante convivente non fa parte del reddito famigliare.
Un conto è un rapporto di convivenza affettiva o di reciproco supporto, altra cosa è un rapporto di convivenza subordinata all'assistenza.
Altrimenti, oltre a pagare e quindi ad avere una spesa, si avrebbe anche l'ulteriore penalizzazione di un reddito in famiglia.

che differenza c'è tra una badante in nero, comunitaria o extracomunitaria.

Entrambe sono in nero, quindi non hanno un lavoro. Non hanno un lavoro riconosciuto.
Offrendo un lavoro in nero, il datore di lavoro, deve mettere in preventivo l'eventualità che a fine lavoro la badante gli faccia una vertenza, che quasi sempre vincerà. Basta che ci siano persone (futuri testimoni) che la vedano, vicini, medico, farmacista, negozianti, portalettere ecc. frequentare la famiglia per la quale lavora. Nel caso dovesse esserci un infortunio i guai per il datore di lavoro si moltiplicherebbero.
Accettando un lavoro in nero non si ha diritto a nulla perchè non si è in nessuna regola e nessun contratto, TFR (un mese all'anno in più pagato a fine lavoro), ferie (26 giorni pagati all'anno pur restando a casa propria), permessi retribuiti, corsi di riqualificazione, tredicesima (un mese in più pagato a Natale), contributi Inps validi per la pensione di vecchiaia, tutela in caso di malattia ecc.
Una lavoratrice extracomunitaria, oltretutto, senza bollettini Inps, non rinnova il permesso di soggiorno al SUI (sportello unico immigrazione) quindi diventa una clandestina che rischia, se scoperta, di essere rispedita nel proprio paese, mentre una lavoratrice comunitaria, può sempre tornare al suo paese in auto, rifare al massimo un permesso turistico e tornarsene in Italia quando vuole.

mercoledì 2 marzo 2011

chi firma la lettera del licenziamento e fa la comunicazione INPS in caso di decesso?

Quando il datore di lavoro muore, ci sono un sacco di pratiche da espletare, una su tutte pagare le tasse sulla successione di quanto rimasto.
Viene nominato dagli eredi (di comune accordo) un rappresentante pro-tempore, che si fa carico di tutte le pratiche. Una di queste, è comunicare all'Inps il licenziamento (per decesso del datore di lavoro) della badante (dopo i giorni di aspettativa).
Si fa ormai tutto per via telematica, se si ha il PIN di accesso alla propria posizione. In caso di decesso però, non è possibile perchè il datore di lavoro non può più utilizzare una posizione che aveva in vita, quindi si va di persona o si fa tutto attraverso un patronato presente presso qualsiasi sindacato o associazione di categoria.
La lettera di licenziamento, come la comunicazione di morte e sospensione o la reversibilità della pensione, vanno presentate all'Inps da chi si fa carico di rappresentare la famiglia.
Il modulo da presentare si può scaricare dal sito INPS è il modello COLD VAR cod.SC39.
Nella casella che motiva il licenziamente si mette la sigla DE (defunto). Il modulo è comunque accompagnato da un foglio di istruzioni per la compilazione.

martedì 1 marzo 2011

un genitore può assumere la figlia?

Si un genitore può assumere la figlia come badante e può avere aiuti dal comune (se sotto una certa soglia di reddito, occorre rivolgersi all'assistente sociale che di solito è presente anche nei piccoli comuni alcuni giorni a settimana) e un assegno di accompagnamento (si fa la domanda all'Inps attraverso un medico abilitato che solitamente è quello di base e si inoltra con l'aiuto di un patronato).
Allo stato costa sempre meno che contribuire alla retta di un'ospizio.
Solo la moglie ha limitazioni all'assunzione. In questo caso può essere assunta solo in caso di grave invalido al 100%.
L'assunzione prevede il versamento di contributi Inps. Quindi, allo stato, i soldi escono dalla finestra e rientrano dalla porta.
P.S. Non solo un genitore italiano può assumere la figlia ma anche un genitore straniero, con regolare permesso di soggiorno, può chiedere di fare arrivare dall'estero la figlia in Italia ad assisterlo

lunedì 28 febbraio 2011

Come si contano i giorni di ferie?

Per le badanti l'unico giorno non lavorativo (festivo) è la Domenica. Quindi anche il Sabato (o altro giorno nella settimana) è lavorativo anche se effettivamente lavorato poi solo per metà. I giorni totali di ferie (per i lavoratori domestici) previsti dal contratto sono 26 indipendentemente dalle ore che si lavorano. Quindi si contano sei giorni a settimana. Se una persona lavora tre giorni alla settimana e va in ferie per sei giorni starà in ferie dal Lunedì al Sabato (quindi i tre giorni che avrebbe lavorato e i tre che normalmente non lavora.

lunedì 24 gennaio 2011

chi fa il turno di notte deve lavorare?

la badante che fa il turno di notte, dalle 22 alle 6 (o alle 8) certamente non ha un impegno di sola presenza, è pagata per lavorare, quindi può avere mansioni di pulizia, lavanderia stiro ecc.. Poi ha le restanti ore della giornata sono di totale riposo quindi  può uscire e andare dove vuole fino all'inizio del nuovo turno.
La badante che fa il turno di notte non è convivente, si presuppone di giorno ci sia una persona convivente che fa il turnodi giorno (convivente). Quindi la badante di notte fa massimo 40 ore settimana e quindi massimo 5 notti settimana per 8 ore. Due notti sono turno di riposo.

Il datore di lavoro deve rilasciare il CUD anche per lavori inferiori a 8000 Euro?

Il datore di lavoro, su richiesta del lavoratore (lavoratrice), è tenuto a rilasciare il documento sostitutivo del CUD, qualsiasi sia la cifra di riferimento.
Serve al lavoratore (badante) per dimostrare che ha avuto un reddito inferiore a 8000 Euro l'anno. Potrebbe anche servire alla badante per fare una sua particolare denuncia nel caso di doppio lavoro nell'anno e quindi con due "CUD" distinti da sommare in fase di dichiarazione dei redditi..

giovedì 20 gennaio 2011

come posso calcolare la tredicesima?

la tredicesima è una mensilità piena in più a Dicenbre (per chi ha lavorato tutto l'anno e a tempo pieno) riferita all'ultimo mese lavorato più le indennità di vitto (cena e pranzo) e alloggio (se dovute).
Quindi la tredicesima per una badante convivente, sarà più alta di oltre 100 Euro dello stipendio normale.

mercoledì 12 gennaio 2011

una badante che lavora di notte può lavorare anche di giorno?

Qualsiasi lavoratore con un contratto di assunzione regolare non può avere più datori di lavoro a meno che non siano tutti contratti ad ore.
Vale anche per una badante che lavora a tempo pieno presso una famiglia e poi la domenica va a fare la cameriera in una pizzeria. In pizzeria non dovrebbe esserci, e comunque non avrà contributi pagati, ma solo "mance". Il giorno è di riposo e serve per recuperare forze ed è pagato dal datore di lavoro per il quale si è regolarmente assunte.

dopo quanto tempo una extracomunitaria può lasciare il posto di lavoro?

Una lavoratrice extracomunitaria deve avere un lavoro e ha un tempo fisso per trovarlo. Perchè ci sia un lavoro vero occorre che ci sia assunzione regolare, quindi il periodo di prova più almeno una decina di giorni di preavviso per lasciarlo. Dopodiché il periodo di proroga si rinnova ma è un giochetto che non vale per molto perchè al SUI (sportello unico immigrazione) poi chiedono i bollettini Inps, e ne chiedono almeno tre. Può essere che pazientino per il primo cambio ma una persona che lavora 10 giorni ogni 6 mesi non ottiene nulla.

la badante deve o può fare da autista all'assistito?

Non è scritto da nessuna parte che la badante debba fare da autista ma questo è un compito che potrebbe far parte dell'accordo privato fra datore di lavoro e lavoratore. E' come si suol dire, valore aggiunto alla professione in modo che una sia preferita ad un'altra. Non esiste un vero mansionario del cosa si deve fare e cosa non si debba fare. Occorre però che la badante abbia una patente valida, l'auto sia assicurata sia per il conducente sia per i trasportati (non voglio pensare al guaio che ne verrebbe fuori, in caso di incidente). L'auto sia guidabile da una persona non del nucleo famigliare e dell'età della badante, perchè ci si potrebbe trovare di fronte ad una contestazione dell'assicurazione in caso di incidente. Mi pare ovvio che auto e benzina li paghi il datore di lavoro.

lunedì 3 gennaio 2011

la badante prende il volo

Capita che la badante se ne vada senza dare il preavviso. Capita che un dipendente non ne possa proprio più o semplicemente trovi un lavoro migliore. Il preavviso non fatto non sarà pagato, anzi trattenuto. Quando una badante senza motivarlo o senza giustificato motivo si assenta dal lavoro per oltre 3 giorno si interpreta come un atto di dimissioni in tronco. Si pagheranno le spettanze dovute normalmente nel mese successivo.