martedì 18 dicembre 2012

Le festività vanno pagate?

Se  la badante non è della stessa religione del datore di lavoro le feste vanno pagate comunque e perchè?
Il giorno del patrono nel luogo dove la badante lavora è giorno festivo. 
La Domenica è giorno di festa riconosciuta dallo stato italiano, poi vanno fatte  (o pagate se cadono in Domenica) tutte le feste previste dallo stato italiano durante l'intero anno, sia che esse siano religiose o civili.
Ci si può accordare con la badante perchè in caso di diverse usanze, religiose o civili un numero pari di giornate (considerate festive in Italia vengano) barattate con feste per usanze, civili o religiose della badante. 

mercoledì 7 novembre 2012

posso licenziare la badante in maternità?

No!
La maternità è sacra. La maternità non è malattia.
C'è anche il diritto di astensione dal lavoro per due prima prima e tre mesi dopo il parto. Questo periodo può essere protratto in situazioni difficili. Va informato l'Inps che paga fino all'80% della indennità di lavoro.
Il datore di lavoro non è tenuto ad integrare il restante 20% per completare lo stipendio pieno mensile.
Questo periodo passa sotto il nome di "congedo per maternità".

martedì 16 ottobre 2012

schiava o badante?

badante (o assistente familiare):
è una persona che assiste, per sua volontà un persona in difficoltà (solitamente un anziano) conoscendo le regole scritte nel contratto nazionale di quel tipo di lavoro. In cambio del suo lavoro, riceve mensilmente un compenso concordato e mai inferiore al minimo previsto dal contratto nazionale. La badante è libera di accettare condizioni diverse  da quelle stabilite dal contratto, può licenziarsi, rivolgersi ad un sindacato o ad un giudice per essere tutelata per le prestazione che da. La badante può scegliere liberamente altri datori di lavoro e condizioni di lavoro migliori.
schiava (o oggetto):
non ha nessuna libertà, è proprietà di altra persona.

mercoledì 10 ottobre 2012

Esistono associazioni che si occupano delle badanti?

Ci sono un sacco di organizzazioni che si occupano di badanti. Si va dai vari sportelli per stranieri alle organizzazioni caritatevoli (più o meno caritatevoli), fino alle agenzie di lavoro interinale. Poi ci sono tutti i sindacati che hanno una loro sezione "badanti". I sindacati, patronati ecc. fanno dalle buste paga per i datori di lavoro (sezione solitamente "pensionati"), sino alle vertenze sindacali vere e proprie con tanto di avvocati messi a disposizione delle badanti. Dove c'è denaro si spilla, come nelle cantine fornite.
Delle volte credo persino che le badanti siano un po' come l'I-Pad della Apple, tutti lo vogliono ma appena ce l'hanno vogliono disfarsene, perchè non funzionano le mappe. Con le badanti, a sensazione è la stessa cosa, si fatica sempre ad orientarsi ... dopo averle assunte.

chi paga il viaggio di ritorno in patria?

Di certo la badante o la colf.
Vale sia per il rientro definitivo in patria sia per eventuali viaggi (andata e ritorno) per problemi famigliari o per ferie.
Il contratto prevede che il datore di lavoro o l'ultimo datore di lavoro noto (cioè dove c'è stato lavoro regolare), paghi (sollecitato dallo stato) il rientro in patria (quindi lo paga su richiesta dello stato) solo per i clandestini rintracciati (pescati) dalle forze dell'ordine e che a vario titolo vengono rimpatriati.
E' una tutela che lo stato italiano si da, per rimandare a casa il clandestino senza concorrere alle spese di rimpatrio (cioè senza far pagare il biglietto ferroviario o aereo, con le tasse all'intera collettività).

Può una colf diventare badante?

Assumere una colf (collaboratrice famigliare) cioè una persona che lavora (collabora) con la famiglia nei lavori domestici (pulizia, stiro, cucina) non è esattamente come avere una badante.
La badante (assistente famigliare) è una persona che assiste, da supporto alla famiglia, nell'assistenza di un anziano o di una persona in difficoltà della famiglia stessa.
Cambia il contratto, cambiano i tempi e l'impegno, ma cambiano anche le competenze.
Tutto è possibile sempre che le parti (datore di lavoro e lavoratrice lo concordino e si accordino in maniera scritta).

Cosa sono le indennità di vitto e alloggio?

Sono previste solo per il contratto di convivenza.
Le indennità di vitto e alloggio sono conteggiate in busta paga tutto l'anno (perchè concorrono alla formazione del TFR e dello stipendio). Se la badante lavora sono trattenute dal datore di lavoro che corrisponde però vitto e alloggio (da mangiare e da dormire). Se la badante è in ferie, il datore di lavoro paga alla badante queste "indennità" in cambio del vitto e alloggio che la badante non usa e consuma.
Le indennità sono adeguate al costo della vita. L'indennità non è un buono pasto per il ristorante di lusso o per l'albergo a 5 stelle, ma un contributo alla spesa quotidiana.
L'indennità vale 1,81 euro per pranzo e/o colazione per 1,81 Euro per la cena e 1,57 euro per l'alloggio.
Quindi o si paga o si consuma. 

Cos'è l'alloggio

Solo il lavoro con convivenza, prevede che la badante viva a casa dell'assistito. La badante ha diritto ad una sua sistemazione (stanza) che le consenta di avere una sua "pace", una sua tranquilla pausa (la sua privacy).
L'alloggio prevede un letto e almeno un armadio dove riporre i propri indumenti, uno spazio che consenta di riposare serenamente. Se la badante ha già una sua residenza, è inutile che la sposti a casa dell'assistito, e in questo caso basta una comunicazione al sindaco del comune di residenza dell'assistito, che informi della "ospitalità" data. Se la badante non ha una residenza sua, è obbligatorio dare la residenza nella stessa casa dell'assistito, richiedendola sempre al comune dove si svolge il lavoro.
La residenza è quel posto dove si vive la maggior parte dell'anno.

Cos'è il vitto?

Quando si parla di "vitto" per la badante, si fa riferimento solo a pasti consumati dalla lavoratrice convivente.
Solo il lavoro con convivenza, prevede che la badante mangi in casa dell'assistito. Non c'è un menù fisso o una quantità prestabilita. Si intende un pasto a mezzogiorno e uno alla sera. Anche se nessun contratto ne parla si sottintende anche l'eventuale colazione del mattino. I pasti non sono una carità o un diritto, ma un accessorio allo stipendio mensile e concorrono alla formazione del TFR. In pratica sono dei benefici previsti dal contratto come lo è l'alloggio. E' un po' come mangiare in una mensa aziendale, dove è prevista una bevanda, pane, un primo, un secondo con contorno, frutta. Quanto è dato, serve solo per la badante (una persona) e deve essere sufficiente, per contro non si intende una quantità tale da sfamare anche l'eventuale famiglia della badante. Il "vitto" è tutto ciò che la badante mangia in casa dell'assistito
In una famiglia di 3 persone si calcola che il "vitto" corrisponda ad una spesa di circa cinquemilacinquecento Euro l'anno. 

martedì 7 agosto 2012

sul TFR, la badante paga le tasse?

si è soggetto ad una particolare tassazione che dipende in quanti anni è maturato e a rivalutazioni dello stipendio per il quale la tassazione è avvenuta con particolari aliquote. Entra nella denuncia dei redditi della badante perchè il datore di lavoro non opera nessuna ritenuta fiscale in quanto persona fisica.

domenica 5 agosto 2012

Chi è il datore di lavoro della badante?

Solitamente è l'assistito, ma può essere anche un famigliare, moglie, figlia/o, genero/nuora e comunque tutte le persone che per legge sono tenute a concorrere alle spese per il buon sostentamento dello stesso ... nella buona e nella cattiva sorte finchè morte non vi separi (cioè sia che ci sia da ereditare, sia che non ci sia nulla). Chi invece tiene i collegamenti e paga per l'assistito (o per il datore di lavoro se diverso) la badante può essere anche una persona diversa.

lunedì 25 giugno 2012

La badante segue l'assistito in ospedale?

Quando arriva a casa l'ambulanza, è il personale stesso di primo soccorso a chiedere che chi è in casa (la badante) supporti in ospedale il paziente almeno per espletare le pratiche di ricovero, ma poi?
Sarebbe meglio accordarsi per iscritto prima dell'assunzione. Se l'ospedale è vicino è ovvio che la badante debba seguire l'assistito. La badante ha il lavoro vincolato ad una abitazione ma anche e soprattutto alla persona alla quale deve badare.
La cosa si complica un po' se l'assistito è ricoverato in un ospedale o in una riabilitazione molto lontana dalla vita della badante e all'atto dell'assunzione nulla è stato scritto e previsto. Il contratto nazionale prevede questa possibilità a fronte di spese pagate per svolgere questo servizio, cioè vitto, alloggio, spese viaggio ecc. il contratto prevede inoltre un compenso del 10% in più rispetto alla paga ordinaria o almeno un recupero delle ore fatte in più.
Dovrebbe valere come sempre la mediazione fra le parti.
In ospedale, salvo casi gravi, non lasciano a nessuno la possibilità di fermarsi oltre gli orari di visita, quindi l'aiuto ai pasti principali. Una vola dato il suo supporto, la badante potrebbe anche ritenersi libera (quindi meno lavoro) o dover far ritorno a casa dell'assistito per tenerla in ordine (lo stesso lavoro di sempre).
Si pensa spesso come scrivere bene la lettera di licenziamento e si bada poco alla lettera di assunzione che genera poi i maggiori dissapori.

giovedì 7 giugno 2012

La badante deve fare anche l'infermiera?

No, nemmeno se ha un attestato da assistente familiare.
Tutte le operazioni infermieristiche vanno fatte da infermieri/ere professionali. E' meglio per l'assistito e per le eventuali responsabilità della badante.
La badante può imparare a misurare la febbre, o la pressione o le pulsazioni e l'ossigeno nel sangue con un piccolo saturimetro o con strumenti non invasivi. Ha la cura della persona, la somministrazione dei medicinali e la pulizia dell'assistito e della casa compresa la preparazione dei pasti.

martedì 5 giugno 2012

Cosa deve sapere la badante?

Meglio preparare un "libro casa". Può evitare incomprensioni inutili soprattutto all'inizio.
Prima informazione:
come si chiamano le persone da assistere.
Medicine e orari, quante e quando prenderle.
Via e numeri di telefono dell'abitazione nell'eventualità serva l'ambulanza. Persone di riferimento (meglio una sola). Numeri del medico, ospedale, forze dell'ordine. Abitudini alimentari, allergie cose da fare e da non fare.
Giorni di ritiro della spazzatura e altre eventuali scadenze. Doccia, bucato personale, pulizia casa, serrature, chiavi, finestre chi è autorizzato a entrare in casa. Luce e gas, attenzioni in caso di pericolo. Eventuali regole di condominio. Pannoloni, come metterli che prodotti usare (guanti, e altre protezioni) ecc.
Piccola cassa (denaro a disposizione della badante per le piccole necessità della casa da giustificare con scontrini) ecc.

lunedì 28 maggio 2012

Quanto costa l'anziano?

Un anziano costa a tutti e non lo vuole nessuno. La non autosufficienza costa alla comunità, e alla famiglia. Un anziano può restare in casa o andare in ospizio. In una casa di riposo costa 1500 Euro, max  2000 Euro per ognuno dei dodici mesi dell'anno. A casa costa pazienza qualche volta un esaurimento, una badante, luce, gas, riscaldamento, vitto, affitto, cure, ore, medicinali, tanta disponibilità. A casa mia solo di riscaldamento spendo 8000 Euro l'anno ... un anziano muore un po' alla volta e ha sempre freddo. Di questi tempi si lima le spese su tutto ... ma l'anziano quando era produttivo ... è stato uno della famiglia.

giovedì 24 maggio 2012

Come si fa il contratto?

Oltre a tutte le carte previste per l'assunzione è opportuno scrivere, nero su bianco, controfirmato da ambe le parti (badante e datore di lavoro) cosa si chiede alla badante e cosa gli si promette in cambio del lavoro. Vanno chiariti orari di lavoro, presenze, ferie, giorno di riposo, ore libere, feste, alloggio, pasti, cosa si può e non si può fare, dosa si deve e non si deve fare, che tipo di assistenza si chiede.
Il contratto nazionale serve solo a mettere paletti oltre i quali le parti non "possono" andare, ma tutto il resto va chiarito in anticipo e il contratto "privato", può essere solo migliorativo e favorevole alla badante. La famiglia deve avere ben chiaro cosa si aspetta e di cosa ha bisogno. La badante che sa già fare non esiste e se esistesse, tirerebbe, ovviamente e come tutti, per monetizzare il più possibile con il minor impegno possibile.
Un proverbio dice "buoni confini, buoni vicini", vale anche per il contratto con la badante, da concordare e firmare insieme prima che il lavoro inizi.

mercoledì 23 maggio 2012

E' meglio una badante giovane o una vecchia?

Dipende molto da età e condizione fisica dell'anziano. Se l'anziano è abbastanza autosufficiente una presenza giovanile da vita alla casa anche se le cose sono fatte non sempre con sufficiente responsabilità. Gli anziani delle volte sono un po' disordinati come i ragazzi. Se l'anziano non è autosufficiente conta molto di più l'esperienza, la pazienza, la coscienza, il metodo e l'essere metodici, la forza e la responsabilità nel fare le cose e può essere più adatta una presenza "guida" per l'anziano e quindi la badante matura è preferibile.

venerdì 18 maggio 2012

quante ore libere ha una badante in regola?

tutte quelle non pagate, tute quelle non lavorate, ovvio.
Limitazioni:
"Se però una badante è convivente, cioè mangia e alloggia (dorme e vive) assieme all'assistito, dovrà lavorare le ore pagate e offrire presenza senza intervenire (salvo rari casi di reale estrema necessità. Le ore fatte in più andranno a recupero con ore di ulteriore riposo o dietro pagamento di straordinari)"
Esempio:
se una badante è pagata 25 ore settimanali ed è convivente (non ci crede nessuno) ma dovrebbe essere comunque presente in casa (salvo accordi scritti diversi), senza lavorare anche per le ore di non lavoro con due ore libere fuori casa al giorno più la domenica (24 ore) più una mezza giornata (12 ore, da mezzogiorno a mezzanotte) ogni settimana, al pari di una pagata 54 ore di lavoro settimanali.
Con 25 ore la badante paga meno tasse, prende meno, il datore di lavoro, paga meno contributi, ma il rischio che a fine rapporto la badante apra una vertenza reclamando di aver lavorato 54 ore settimanali è altissimo.

giovedì 17 maggio 2012

L'esame d'italiano per il permesso di soggiorno?

Occorre fare l'esame d'italiano per avere il permesso di soggiorno? No!
Però sarà bene saperlo parlare un po' e capire cosa si legge per fare la badante. Occorre capire quando l'assistito sta male ed essere in grado di chiamare il medico o l'ambulanza. Occorre capire qualcosa di quel che dice l'assistito, magari il suo dialetto. Capire quando e quali medicine dare. Come si chiamano i prodotti della cucina... sale, zucchero ecc.

domenica 11 marzo 2012

quando la badante va in ferie chi paga?

Il datore di lavoro, è ovvio, e se non vuole accudire il proprio "caro" (caro sotto ogni aspetto), dovrà assumere una badante sostituta a tempo determinato. Una badante ha poi la facoltà di mettere assieme per due anni le ferie, quindi 52 giorni di ferie da farsi in unica soluzione (due mesi non conteggiando le Domeniche. Sembra un'eternità lo so. E' così. Poi uno fa i conti e scopre che i giorni che una badante fa a casa sono quasi quanto quelli che si fa chi la sostituisce Sabato, Domenica, feste comandate e aggiunte più le ovvie ferie.

E' meglio trattare la badante come una persona di famiglia o come una dipendente?

La badante è una dipendente con mansioni di fiducia. E' bene non dimenticarsi mai questa posizione. La badante non viene in famiglia animata da spirito di sacrificio e amore per gli anziani, viene solo perchè ha bisogno di un lavoro pagato.
Certe volte cerca un lavoro con alloggio e certe altre cerca un lavoro con alloggio vitto e al netto di spese.
La badante non è né più ladra né meno ladra di qualsiasi altra persona che si presenti in casa vostra compresi voi stessi/e.
Se la badante viene trattata male e mal pagata si comporterà presumibilmente di conseguenza quando non sarete presenti in casa. Basta poi fare un giro negli uffici legali e vertenze dei sindacati, per capire quante controversie generi questo lavoro per certi versi abbastanza oscuro e apparentemente protetto dalla vista indiscreta degli altri.
Anche la badante più sprovveduta finirà per parlare con altre sue colleghe più scaltre e il meglio che vi possa capitare è che faccia almeno il minimo indispensabile di presenza rispettando persone e cose di casa vostra.