giovedì 1 dicembre 2016

Quanto mi spetta di TFR in nero?

Come si calcola il TFR (licenziamento) in nero?
Non si può calcolare una somma su un pagamento non regolare. Il contratto in nero non esiste e non esistono ferie, feste, diritti, tredicesima, licenziamento ecc. Se fate un "contratto" a parole, del genere, senza nulla di scritto, la quota promessa a ore, giorno, settimana, mese comprende tutto. Non assumete e non fatevi assumere in nero perchè non ci sono diritti se non passando per una vertenza sindacale con esito non necessariamente certo e positivo. Si froda lo stato (non si pagano tasse) e non si pagano contributi, quindi nessuna tutela, indennità di disoccupazione ecc. in caso di licenziamento.

martedì 22 novembre 2016

Quanto può mangiare una badante?

Spettano due pasti principali al giorno, mezzogiorno e sera, anche se quasi tutti danno anche la colazione. La badante è poi in casa da sola con l'assistito. Se il pranzo non sarà sufficiente e decoroso, potrebbe scattare una gara tra badante e assistito a chi riesce ad accaparrarsi più cibo e l'assistito sarà la parte più debole in casa.

martedì 16 agosto 2016

La badante può chiudere la sua camera a chiave?

Per contratto la badante deve avere una stanza sua dove potersi appartare nelle ore di riposo. La camera è giusto abbia una chiave o qualcosa che gli consenta tranquillità all'interno. Vale la regola degli alberghi, anche se non è scritta nel contratto. Il cliente ha la chiave ma la direzione dell'albergo ha un passepartout o una copia per accedere alla stanza quando la badante non è all'interno. E' un fatto di sicurezza. Dovesse succedere qualcosa (un incendio) o anche semplicemente sentirsi male la badante stessa. Ha più senso la chiave esclusiva su un'armadio per le cose e i documenti personali. Ovviamente la privacy nelle ore di riposo va rispettata. Non è un fatto di chiave, lucchetto o catenaccio. E' un fatto di civile rispetto.

lunedì 8 agosto 2016

se la badante rompe chi paga?

Vale il proverbio (regola) "chi rompe paga e i cocci sono suoi". Le agenzie hanno delle loro assicurazioni per questo (contro furti e danni) e le badanti dovrebbero farsene di loro essendo lavoratrici imprenditrici in proprio (pur essendo dipendenti). Solitamente le badanti assunte direttamente dalle famiglie non fanno nulla e non si tutelano. Va un po' a discrezione del datore di lavoro valutare la volontarietà e l'incuria o la casualità. delle volte sotto stress capita di rompere qualcosa. Se i danni si ripetono meglio licenziare perchè un conto è cadere un servizio di piatti, altra cosa e lasciar cadere l'assistito. Se le distrazioni sono frequenti può succedere.

domenica 31 luglio 2016

dopo quanto lavoro si può andare in ferie?

Dopo il primo giorno di lavoro, anche se per pochi minuti. Da subito si accumulano ferie, TFR, tredicesima ecc. , ovviamente tutto rapportato al lavoro fatto. Se una persona lavora un mese, alla fine di quel mese si troverà con poco più di due giorni di ferie da fare. Ovviamente più si lavora e più ferie si accumulano fino ad arrivare a 26 giorni dopo un anno di lavoro. Le ferie non possono però essere prese a pezzi ma almeno per un periodo minimo di due settimane. Questa regola è a favore della badante per impedire che il datore di lavore liquidi le ferie in ore settimanali impedendo alla badante di fare un periodo adeguato di riposo. 26 giorni si intendono dal Lunedì al Sabato (la Domenica non si conta perchè è già festa). Le ferie vanno normalmente consumate nell'anno di lavoro, ma possono essere fatte anche ogni due anni (due mesi di ferie) per persone che abitano lontane e avrebbero un costo viaggio alto e troppi giorni di viaggio da perdere. Il periodo di ferie va concordato (badante-datore di lavoro, normalmente da Luglio a Settembre). Per periodi brevissimi (mezza giornata) ci sono i permessi retribuiti o senza paga).

sabato 30 luglio 2016

qual'è la paga base per un contratto in nero

Quando si contratta un lavoro in nero, si scrive nero su nero e quindi non si vede nulla. E' un contratto fuori regole e fuori legge e quindi non può esserci nessuna regola da entrambe, le parti da poter far valere in caso di contestazioni. Non esiste, regola, paga fissa, contributi, assistenza, TFR, ferie, tredicesima. Non c'è nulla se non promesse sulla parola da entrambe le parti. Non accettate contratti in nero. Non accettateli sia come badanti sia come datori di lavoro.

giovedì 28 luglio 2016

cos'è l'indennità sostitutiva vitto?

Il vitto e ciò che una persona mangia abitualmente. Il vitto (che il contratto badanti prevede per la persona assunta) è un pasto a mezzogiorno e un pasto alla sera. Non ci sono indicazioni specifiche per la colazione del mattino, quindi è a discrezione della famiglia concederla o meno. "L'indennità sostitutiva (del) vitto" è quella quota in denaro che sostituisce il pasto di mezzogiorno e della sera, quando la badante non mangia in casa (per esempio durante le ferie), ed è formata da una cifra in denaro per il pasto di mezzogiorno e una identica cifra per il pasto della sera. Questo denaro fa parte dello stipendio e vale per il conteggio della tredicesima, del TFR, dei contributi, delle ore straordinarie. La cifra viene continuamente aggiornata ed adeguata al costo della vita. Attualmente l'indennità pranzo vale 1,91 Euro , l'indennità cena vale la medesima cifra. Solitamente si parla di indennità vitto e alloggio. (1,91 pranzo + 1,91 cena + l'indennità alloggio 1,66 per un totale di 5,48 Euro a giorno per le badanti conviventi)

mercoledì 27 luglio 2016

Cosa succede se una badante in nero ruba?

Prendere una matita, un giornale ecc. non credo porti a nulla. Nessun datore di lavoro sporge denuncia perchè la badante prende un ricordino, non piace a nessuno essere derubati, anche in minima parte. Quando il datore di lavoro si accorge del furto, perde la fiducia nella persona assunta, anche se magari fa finta di niente, ma se il furto è importante o affettivo per il datore di lavoro, delle volte non basta il licenziamento, ma si passa anche alla denuncia. Che la badante sia regolarmente assunta o che sia in nero, il furto è un reato. Il fatto di essere assunte in nero, non salva dalla denuncia di furto, anche se la denuncia ha un risvolto negativo per il datore di lavoro, che deve giustificare la presenza di una persona in casa sua senza nessun titolo per esserci, non essendoci regolare contratto di lavoro o di affitto.

martedì 26 luglio 2016

La festa del patrono è giorno libero per la badante?

La festa del patrono e considerata quella che tutti festeggiano nel luogo di lavoro, quindi quella che ricorre nel luogo di residenza dell'assistito  (datore di lavoro). Una volta l'anno 24 ore consecutive (giorno intero come tutte le altre feste). In caso la festa capiti o si festeggi di Domenica, la giornata verrà pagata doppia (normalmente perchè i giorni di riposo vengono pagati come le ferie, doppia perchè verrebbe a mancare nei giorni di festa di diritto per la badante

sabato 23 luglio 2016

Posso fare una vertenza dopo 10 giorni di lavoro?

Dopo 10 giorni, mettersi a discutere con l'avvocato, vuol dire non essersi messi bene d'accordo da subito. In teoria si può fare una vertenza anche dopo un giorno di lavoro ma ha poco senso. Fare una vertenza costa, e anche se l'avvocato è di un'associazione, e non costa niente se si perde, costa il 10% circa se si vince. Poniamo che la vertenza frutti mille Euro, all'avvocato andranno 100 Euro che però si sarà mangiato in viaggi in tribunale e ore perse, quindi non ne varrà la pena. Le vertenze si fanno per gravi mancanze che possano fruttare parecchie migliaia di Euro.

venerdì 22 luglio 2016

La badante può essere mandata via di casa durante il periodo di prova?

Si! Il periodo di prova ha una durata massima di sette giorni, entro il quale, occorre decidere, se il rapporto di lavoro deve proseguire o è opportuno interromperlo per qualsiasi motivo. In questi sette giorni, sia l'assistito sia la badante, possono decidere, in qualsiasi momento, di interrompere il rapporto di lavoro senza obbligo di preavviso. Andranno comunque pagate tutte le spettanze relative ai giorni di effettivo lavoro (ferie, TFR, tredicesima ecc. in proporzione ai giorni lavorati). Dopo quei sette giorni, si intenderà assunta la badante. Il datore di lavoro o la badante, potranno comunque finire la loro collaborazione, rispettando però i tempi di preavviso (7 se la badante che si dimette, 15 se il datore di lavoro licenzia). Indipendentemente dal termine o meno del preavviso, il datore di lavoro, per sue esigenze, può comunque pretendere l'abbandono della casa e del lavoro immediato, pur pagando anche il preavviso non lavorato. Anche se pochi lo fanno per la burocrazia farraginosa, anche il periodo di prova andrebbe regolamentato con "assunzione in prova".

martedì 19 luglio 2016

La badante rinuncia alle ferie

Non va bene, non si può fare. Le ferie sono irrinunciabili e la badante è opportuno le faccia per la sua salute e perchè faccia bene con la persona che deve assistere. Al di là dei sentimentalismi, e del buon cuore, il rischio sarebbe di ritrovarsi una delle tante vertenze a fine rapporto di lavoro. Durante le ferie occorre prendere una sostituta e pagare le ferie alla badante titolare del lavoro. L'alternativa è usufruire dei servizi di un'agenzia che vi manderà durante le ferie una sostituta e pagherete solo chi lavora.

venerdì 29 aprile 2016

i figli sono obbligati ad assistere i genitori?

L'obbligo a carico dei figli, di sostegno morale e materiale (per genitori anziani e/o non autosufficienti) non è previsto dalla legge, o meglio, l'obbligo è a carico solo del coniuge (... nella buona e nella cattiva sorte finchè morte non ci separi). Scatta però l'obbligo in caso di genitori indigenti. Se i genitori sono poveri i figli e altri parenti sono tenuti a corrispondere un "assegno alimentare di sostegno" (Art.433 del Codice civile).
La legge prevede che a questo assegno concorrano:

1) il coniuge;
2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali;
3) i genitori e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti;
4) i generi e le nuore;
5) il suocero e la suocera;
6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali”.



Se i figli sono più di uno, devono tutti concorrere alle prestazioni in proporzione alle rispettive condizioni economiche (Art. 441 C.c.), Questo è l'articolo più controverso e che genera sempre liti se i figli vogliono essere fiscali,
L'Art. 438 C.c. disciplina poi i presupposti e le condizioni essenziali per vedersi riconoscere questo diritto.
Per vedersi riconoscere l'assegno alimentare, talvolta il genitore deve ricorrere alle vie legali dove dovrà dimostrare di essere realmente povero e non in grado di sostenersi con un "lavoro". L'assegno poi dipende dalle necessità reali del genitore che lo chiede e dalle possibilità dei figli di pagarlo. Chi poi non paga  ma è tenuto a farlo, si vede applicate le sanzioni penali dell'Art. 570 del C.p.

sabato 16 aprile 2016

C'è differenza tra una badante extracomunitaria e una comunitaria?

Per la famiglia non c'è differenza nessun documento in più salvo una comunicazione alla prefettura e al comune dove viene svolto il lavoro (informazione di "ospitalità") poi è la badante extracomunitaria che provvede da sola a tenersi in regola. Il datore di lavoro deve accertarsi che la badante sia in regola con il permesso di soggiorno. Nessuna spesa in più per la famiglia salvo una clausola: "Nel caso la badante perda il permesso di soggiorno, per mancanza di lavoro o altri motivi, e nel caso remoto venga poi trovata dalle forze dell'ordine senza permesso di soggiorno, verrà rimpatriata dallo Stato Italiano, che per la spesa, si rivarrà sul datore dell'ultimo lavoro regolare.

venerdì 8 aprile 2016

mio papà vuole sposare la badante cosa posso fare?

Si può fare poco, anzi nulla, a meno che si riesca a dimostrare incapacità di intendere e volere. Indipendentemente dalle proprietà del "novello" sposo, sposarsi un'anziano è un'investimento. In Italia ogni anno si celebrano circa 3000 matrimoni tra badanti (donne) e anziani (maschi) tra i 70 e gli 85 anni. Quasi zero le nonne che sposano il badante. L'obbiettivo è la reversibilità della pensione, al di là delle eventuali proprietà accessorie. Essendo entrambe (badante e sposo anziano) persone adulte i "parenti" nonchè "ex eredi" lo vengono sempre a sapere dopo. L'Inps ha introdotto una norma detta "anti-badanti". La pensione di reversibilità viene tagliata in base alla differenza di età dei due "sposini" in funzione degli anni di matrimoni "consumati" ... anzi non consumati. Si perde il 10% per ogni anno che manca al raggiungimento del decimo anno di matrimonio, quando la differenza di età fra i due sposini supera i 20 anni.

giovedì 24 marzo 2016

il medico dice che sono dimagrito

"Mio padre dice che il medico gli ha chiesto se mangia".
Questa domanda non vuol dire nulla, è come chiedere "Come sta?"
Da valutare in quale contesto è stata fatta la domanda.
Queste situazioni capitano. Il medico difficilmente mette in dubbio l'operato dei figli (non conviene a nessuno), ma capita che l'anziano autosufficiente entri dal medico con una sua idea e qualsiasi cosa dica il medico ne esca con la sua convinzione rafforzata.

sabato 27 febbraio 2016

la badante non vuole lasciare la casa

Alla morte dell'assistito può capitare che la badante non voglia lasciare la casa. Che abbia lì la residenza o meno non ha importanza e comunque non ha alcun valore o titolo. Capita invece che la badante pretenda la casa per aver passato gli ultimi anni con l'assistito, oppure più semplicemente non sappia dove andare, dall'oggi al domani, se questa è straniera. Sarà opportuno cautelarsi contro ogni pretesa all'atto dell'assunzione. Non perchè se non lo si mette per iscritto le pretese possono essere giustificate ma perchè si potra farlo capire alla badante più semplicemente. La badante deve lasciare la casa alla fine del preavviso in ogni caso, e dovrà lasciare la casa subito in cada di preavviso pagato senza che il datore di lavoro pretenda che sia lavorato o in caso di licenziamento in tronco per giusta causa (la morte costituisce giusta causa perchè venendo a mancare uno dei due contraenti del contratto questo è di fatto risolto). Va tenuta in considerazione altra cosa in caso di badante extracomunitaria. In caso la badante extracomunitaria venga licenziata e successivamente perda il permesso di soggiorno, lo Stato potrà rivalersi sull'ultimo datore di lavoro per le spese di rimpatrio (lo Stato Italiano, NON la badante).

venerdì 26 febbraio 2016

Due ore libere per uscire

La badante convivente ha due ore libere ogni giorno per uscire. La badante non è obbligata a passare quelle due ore fuori casa. Se per esempio nevica, piove o per qualsiasi altro motivo, sceglie di rimanere in casa e passare quelle due ore nella sua stanza, può farlo, senza però pretendere paga per quelle ore o chiedere di fare quelle due ore in altra giornata. Prima devono essere garantite le esigenze di lavoro, sempre all'interno di quanto pattuito nel contratto fatto all'assunzione.

martedì 16 febbraio 2016

La badante fa parte della famiglia?

No. Pur vivendo sotto lo stesso tetto  e anche avendo la stessa residenza, non c'è grado di parentela e si tratta unicamente di un rapporto di lavoro. Quindi si tratta di due famiglie distinte dove la badante è elemento unico della sua famiglia. Quindi il reddito della badante non può far parte del reddito della famiglia dell'assistito e non entra nemmeno nel nucleo per il calcolo ISEE o il computo dei componenti per il calcolo della tassa sull'immondizia, non essendo stabilmente in quella abitazione. 

domenica 14 febbraio 2016

chi paga quando la badante è in malattia?

Paga parzialmente solo il datore di lavoro e nessun altro. Non INPS. Non Cassa COLF (che paga solo in caso di ricovero ospedaliero). Va avvisato subito il datore di lavoro e ci sono due giorni, poi, per fargli avere una comunicazione scritta, comprensiva di certificato medico, rilasciato massimo il giorno dopo l'inizio della malattia, se si è lontani dal posto di lavoro, o in ferie, o non si è conviventi nello stesso luogo in quel momento. Si ha diritto alla conservazione del posto di lavoro per periodi che dipendono dall'anzianità presso lo stesso datore di lavoro (quindi non si può essere licenziati durante il periodo di malattia). Per eventuali giorni di ricovero ospedaliero o di malattia a casa del datore di lavoro, al lavoratore non spettano indennità (né vitto, né alloggio) perchè usufruiti totalmente in ospedale o in casa dell'assistito. Il posto viene conservato per:


- 10 giorni, per anzianità fino a sei mesi.
- 45 giorni, per anzianità da sei mesi a due anni di lavoro.
- 180 giorni, per anzianità superiore a due anni. 


Il datore di lavoro deve pagare metà dello stipendio pattuito per i primi tre giorni e per intero per i giorni successivi, fino a un massimo di:

- 8 giorni, per anzianità fino a sei mesi.
- 10 giorni, per anzianità da sei mesi a due anni.
- 15 giorni, per anzianità superiori a due anni.

posso assumere una persona senza permesso?

Non si possono assumere persone senza contratto regolare ("in nero"). Nero è inteso come qualcosa che accade al buio e al buio non si vede nulla. Chi assume e chi accetta di lavorare in "nero" non è in regola. Tutto quello che non è in regola è fuorilegge. Chi non ha permesso di soggiorno è persona della quale non si conosce l'esistenza, perchè dovrebbe essere nel proprio paese d'origine. Niente permesso, niente residenza, niente lavoro, niente codice fiscale. Chi è senza permesso di soggiorno è clandestino e quindi fuorilegge. Per ora, essere clandestini o favorire clandestini, dando lavoro nero (perchè altro non è possibile), o alloggio, si diventa (al pari i scafisti) complici dei clandestini (reato di favoreggiamento alla immigrazione clandestina). La clandestinità, oltre ad essere una situazione legalmente rischiosa (è punibile severamente dalla legge), è per ora senza soluzione, perchè si può correggere o sistemare solo con un condono, una sanatoria che viene introdotta raramente L'ultima in ordine di tempo, riguardante le badanti (non rifugiati di guerra poi non riconosciuti tali o altro) risale al 2009.

sabato 13 febbraio 2016

Riposo, lavoro, presenza, ore libere, che differenza c'è?

Le ore di riposo, libere, di lavoro ecc. vanno concordate tra badante e datore di lavoro a seconda delle esigenze e le necessità della situazione, diversa per ogni casa. In un rapporto di convivenza con 54 ore di lavoro (per esempio) ,ci saranno (massimo) 10 ore di lavoro per 5 giorni, e 4 ore di lavoro nella mezza giornata libera. La giornata standard, avrà normalmente 10 ore di lavoro, 2 di libera uscita, 11 di riposo continuato, salvo urgenze o emergenze inderogabili (per le quali la badante è tenuta ad intervenire) pagate come straordinarie o a recupero nei giorni successivi). 10+2+11=23 resta un ora di elasticità...

domenica 31 gennaio 2016

cosa deve fare la badante livello AS?

Il livello AS prevede l'assistenza a persone autosufficienti . L'assistenza sarà di livello semplice, aiuto e compagnia. Non prevede lavori di casa (no cucina, no lavare e stirare, no pulizia casa). Può essere un contratto a ore o a stipendio fisso. Per esempio un lavoro pagato a ore (5,36 Euro ora, fino ad un massimo di 40 ore a settimana) vale per un impegno, scritto nel contratto di assunzione di 15 ore a settimana, 325 Euro al mese (348,4 compresa la quota di contributi che deve versare la badante). Trattandosi di un lavoro di poche ore non si prevede convivenza (quindi niente vitto e alloggio). E' l'inquadramento tipico di baby sitter e dame di compagnia per anziani che fanno tutto da soli ma che necessitano di una compagnia in caso ci fosse la necessità di chiamare qualcuno per urgenze. Qualora fosse necessaria la convivenza (per lavori superiori a 25 ore) si rende necessario un contratto a paga mensile, che in questo caso sarebbe di 738,23 Euro comprensivi della quota di contributi a carico della badante. Non c'è differenza di paga per chi lavora in convivenza da 25 o 54 ore mese, cambia solo la quota di contributi versati sia dalla badante sia dal datore di lavoro. Più ore sono indicate nel contratto per esempio 54 e più contributi dovrà versare anche la badante. Per esempio con 25 ore la badante deve togliere (versare all'Inps) dai 738,23 Euro di paga mensile 28,16 Euro e lo stipendio mensile sarà di 710,07 Euro, mentre chi lavora di più, per esempio 54 ore settimanali dovrà versare 60,39 Euro (quota a carico della badante) e avrà in tasca a fine mese 677,39 Euro. Chi lavora di più deve pagare di più perchè avrà più pensione ed è più soggetto a assistenza sanitaria pubblica.

sabato 30 gennaio 2016

quali sono i livelli badanti del contratto?

I livelli del contratto di lavoro sono contraddistinti da lettere. Con una sola lettera sono riferiti a personale domestico che si occupa solo di cose e della casa, mentre i livelli che comprendono una prima lettera seguita da "S" si intendono al servizio di persone disabili o anziane. Quindi per livello A-B-C-D si intende persone addette a casa, cose o animali, mentre con i livelli AS-BS-CS-DS si intendono persone che si occupano anche e soprattutto di persone. Generalmente le badanti vengono assunte ai livelli BS o CS. Esiste poi un contratto per l'Assistenza notturna e uno per la Presenza notturna.

sabato 9 gennaio 2016

chi ha visto il buono da 800 Euro?

Non lo ha preso nessuno/a. E' più giusto dire chi ha risparmiato 800 (lo scorso anno comunque erano "solo" 640) euro sulla denuncia dei redditi?
Chi ha fatto la denuncia dei redditi (per recuperarli occorreva fare il modello 730 non il modello UNICO) aveva già una quota esente da tasse di 8.000 euro oltre le quali pagava delle tasse. Oltre a quegli 8.000 Euro c'erano altri 800/640 euro detraibili dalla tassa da pagare. Badante, livello CS, 54 ore settimanali, avrebbe dovuto pagare circa 1200 euro di tasse. A questi venivano tolti quegli 640 Euro e le tasse da pagare sarebbero stato 400 Euro. Chi nell'anno ha preso 8.000 euro di stipendio non aveva tasse da pagare (fino a 8.000 non si paga) e non ha tolto dalle sue tasse Il "BONUS" da 640 Euro ma sulle tasse da versare, non una quota da prendere senza far nulla. Lo stato difficilmente regala soldi, al massimo non fa pagare certe tasse.

venerdì 1 gennaio 2016

Decreto flussi 2016

Sembra sia in arrivo un nuovo decreto flussi per regolarizzare chi è già sul territorio. Sarà un minidecreto che riguarderà non più di 20.000 persone fra irregolari, permessi per studio e turismo ma comprenderà la fetta più consistente degli stagionali. Il decreto sara frutto degli accordi fra Ministero del lavoro, esteri ed interni. Sarà pronto entro questo mese di Gennaio.