Tutti gli "accordi fra lavoratori e loro datori di lavoro" sono composti da due parti. Una è fatta da tutte le leggi, regole pubbliche e generali alle quali i rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro hanno concordato di darsi e di rispettare. Questa parte scritta è il Contratto Nazionale (CCNL), diventa la base delle regole sotto la quale non è possibile andare. Per esempio: "se in questo gruppo di regole c'è l'indicazione a fissare in 26 giorni al mese il periodo di ferie, significa che chi lavora e chi da lavoro accettano minimo questa regola. Il contratto è bene sia poi integrato da uno scritto che risponda alle esigenze individuali del lavoro che si andrà effettivamente a svolgere. Sono le regole che lavoratore e datore di lavoro concordano privatamente fra di loro. Per esempio, il giorno libero per motivi religiosi è il Giovedì anzichè la Domenica, mentre la mezza giornata liberà sarà il pomeriggio della Domenica, e per esempio che il lavoro inizierà alle 9 e finirà alle 14, ricomincerà alle 17 e finirà alle 22. Queste regole private vanno concordate e se non c'è accordo non c'è lavoro.
e perche' ci sono italiani che lavorano con contratti di 25 ore e alla fine non fanno vertenze?
RispondiEliminasecondo me perchè gli italiani sono in Italia, quindi cercano di farsi un futuro dove hanno un passato. Sono qui per vivere e per lavorare. Chi viene da fuori, soprattutto certe nazionalità, qui sono molto organizzate sia nel bene che nel male. Ci sono popoli che hanno deciso di prendersi tutto dell'italia e hanno deciso di cacciarci fuori e di occupare loro il suolo. Se così non fosse non ci sarebbero persone che chiedono se con la residenza poi hanno diritto a quella casa. C'è gente che non sa che in italia la maggior parte delle case sono costruite e pagate da italiani e non basta una carta del comune per avere una casa ed escludere i figli dall'eventuale testamento.
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