mercoledì 17 novembre 2010

cosa succede in caso di malattia dopo il licenziamento?

La malattia interrompe tutto, periodo di prova (che va prolungato), ferie che vengono interrotte (quindi non più conteggiate), preavviso di licenziamento che quindi non durerà più 15, giorni massimo 30 a seconda dell'anzianità di lavoro (per chi ha meno di 5 anni o più di 5), ma i giorni di preavviso più i giorni di malattia. Ovviamente, trattandosi di una coincidenza che potrebbe più di altre far sorgere dubbi, il datore di lavoro chiederà un certificato medico.
A seconda del contratto collettivo nazionale di riferimento, il datore di lavoro pagherà massimo 15 giorni di malattia (con modalità diverse, dipende da contratto, anzianità ecc.) dopodiché ci sarà l'attesa della fine della malattia senza stipendio. Esiste infatti nei vari contratti, un articolo che prevede la conservazione del posto di lavoro (massimo 45 giorni in funzione del tipo di contratto e dell'anzianità) dopodiché si riprenderà a contare giorni restanti del preavviso.
Ovviamente la malattia deve essere comprovata, e certificata, perché rischia la badante e il medico se dovesse rivelarsi immaginaria, come per tutti i lavoratori di qualsiasi categoria e nazionalità, italiani compresi.

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