venerdì 17 dicembre 2010

una badante clandestina può fare una vertenza sindacale?

teoricamente si, praticamente no.
Una clandestina non dovrebbe essere in Italia e finirebbe per essere rispedita al suo paese prima di vantare il diritto ad avere giustizia.
La prima regola è essere in regola.
Credo che potrebbe avere una sola possibilità, riuscire a dimostrare di essere entrata in regola e aver poi perso il diritto al permesso di soggiorno per negligenza (per torto, sbaglio, del datore di lavoro) però occorre radunare testimoni credibili (vicini, medico ecc. dell'anziano assistito).
Va considerato anche il fatto che bisogna avere avvocati buoni alle spalle perchè altrimenti il primo poliziotto di turno non starebbe tanto a darsi troppe motivazioni del perchè e del percome, indirizzerebbe la malcapitata ad un centro di accoglienza per immigrati.
meglio consultarsi con tutte le carte in mano con qualcuno di un ufficio vertenze del più grande sindacato nella città dove si risiede.

6 commenti:

  1. Tanta gente a Natale ha freddo e anche un po' di fame. Se io fossi in un posto all'estero, in mancanza di un posto da badante mi accontenterei anche di un lavoro da stalliere. Solitamente chi ha animali li tratta meglio delle persone

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  2. per la carità ci sono anche le opere pie San Vincenzo, certe volte si prende di più e si paga meno che mettersi a fare la badante controvoglia

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  3. sono le clandestino che la fanno non certo le regolari

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  4. veramente se la badante è clandestina la colpa è di chi la sfrutta.
    Il lavoro nero favorisce il datore di lavoro, mai il lavoratore.
    Non solo può fare la vertenza, ma se è extracomunitaria può denunciare il datore di lavoro per favoreggiamento della permanenza di clandestini.
    Inoltre chi sfrutta il lavoro nero, anche dei connazionali, è responsabile del reato di estorsione, fatevi una bella ricerca in google se non ci credete.
    Insomma, è meglio che il culo ai vostri vecchi glielo pulite voi, invece di presentarvi solo alla fine per incassare....

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  5. Il clandestino, intendo come significato della parola, è qualcosa fatto di nascosto. Cioè qualcosa di segreto, c'è ma non si vede.
    Una persona clandestina è una persona che sta in un posto ma che non ha titolo per esserci.
    Un passeggero su un treno, su una nave, senza biglietto. Una persona che ufficialmente risulta in uno stato ma che sta in un altro senza averne ricevuto permesso di esserci. Cioè è li ma non ha documenti che provano la sua esistenza.
    Il clandestino è prima di tutto vittima di se stesso. E' una persona non in regola. Una persona che vuole stare in uno stato senza che quello stato gli dica espressamente che ha bisogno di lui come lavoratore.
    Una persona in questa condizione è facile preda di datori di lavoro che possono approfittarne illegalmente

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  6. Un datore di lavoro rischia troppo ad assumere una clandestina se assume una persona in nero gli conviene una polacca o una rumena che sono comunitarie e riempiono l'Italia

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