mercoledì 3 novembre 2010

come si convince un anziano recalcitrante ad accettare la badante?

se una persona è poco avvezza alle novità da giovane figuriamoci da anziano. Gli anziani sono statici in tutto, nei movimenti e nelle decisioni. Odiano spostare suppellettili figuriamoci accettare una badante in casa propria. Bisogna decidere per loro e presentargli una persona che li possa completare nel carattere. La persona non va presentata come una badante, ma come un aiuto che l'attuale "tutore" necessita per meglio seguire l'anziano. La badante va presentata come un maggior accuratezza d'assistenza e d'interesse, non come un'anticipata dismissione delle proprie attenzioni. L'anziano deve percepire che sopra la badante ci sarà comunque sempre un supporto e un controllo amico, sul quale fare affidamento. Il passaggio per me è stato molto ma molto graduale. Ho entrambi i genitori e la resistenza di mia madre ad un altra donna in casa è stata estenuante, sono stato minacciato anche dai medici e da mio padre per noncuranza alla situazione. Ero presente tutti i giorni, col passare dei mesi, qualcuno si è anche meravigliato, poi, che io per tutto quel tempo mi fossi fatto 300 chilometri giorno per assisterlo. La nuova persona, prima è stata rifiutata con grande ostruzionismo, oggi accettata spesso come figlia a volte ancora come serva, di meglio non mi è riuscito. Preciso che mia madre era pronta a mandare in casa di riposo mio padre pur di non avere una badante in casa. Ho avuto in tal senso, tutto il supporto negativo e possibile di parenti che andavano settimanalmente a far visita a mia madre (quando ero fuori a far la spesa), a rammentargli le disgrazie di chi ha in casa una badante. Sono l'unico del parentado che ha  e che ha avuto una badante a casa. Tutti gli altri hanno avuto genitori in ospizio che non hanno mai superato l'anno di sopravvivenza. A mio padre per adesso ho regalato due anni di vita, la mia, la sua. Fortuna? Disgrazia? Sono passato attraverso tutto (credo il vivibile) compreso il rifiuto del cibo, delle cure e dell'estrema unzione. Che sia vivo ( e che si faccia la sua passeggiata in giardino quando c'è un bel sole) ancora non ci credono nemmeno i medici che mi avevano proposto l'assistenza terminale di un infermiere attivabile dal medico di base. Tutto risolto con le parole. Ho venduto una vita, non potevo accettare di non riuscire a vendere un idea a mio padre e a mia madre nell'unica situazione indispensabile della vita per la vita. Quando mio padre e mia madre sorridono mi ripagano di tutto. 

5 commenti:

  1. mio nonno non la voleva poi gli abbiamo portato una che gli poaceva e adesso non la molla più, anzi quando arriva vede l'ora che i parenti se ne vadano.

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  2. Anonimo...probabilmente se la tromba!

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    1. ci sono parenti peggiori delle badanti peggiori

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    2. se un anziano è recalcitrante, vuol dire che la sua saggezza da vecchio con esperienza lo porta a rifiutare questa condizione.
      Noi italiano dobbiamo abituarci di più all'idea che finire la propria vita in un ospizio non è mortificante ma parte della vita di ognuno di noi, come sono parte di noi la nascita e la morte.

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  3. Gli si mette li una badante senza chiederglielo e poi ci pensa la badante a farsi voler bene. Il problema vero è semmai il contrario: "come si convince un anziano a RINUNCIARE alla badante", si, perchè la badante ci pensa così tanto e bene, che alla fine il vecchio vuole più bene a lei che ai suoi familiari.

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