martedì 9 novembre 2010

come licenziare? occorre motivare la causa?

Si ... anzi no, forse. Mi sono letto un po' di contratti, e anche se il punto resta fumoso (dopo gli ultimi contratti collettivi dal 2008 in avanti), per licenziare bisogna motivare una "giusta causa", però la motivazione può essere oggettiva o soggettiva, come a dire che il motivo deve essere reale (oggettivo) oppure può essere soggettivo cioè deve venire a mancare il rapporto di fiducia, purchè si paghi il giusto preavviso. A questo punto resterebbe solo il veto a licenziare in caso di gravidanza iniziata durante il rapporto di lavoro.
Ora mi chiedo, se il lavoro domestico costituisce una deroga alla legge 104 del 1990 in materia di tutela dei lavoratori, perchè le organizzazioni "sindacali e padronali" sono state li a buttar giù una quarantina di articoli se poi tutto è possibile? Ci siano 6 giorni permessi sindacali all'anno(?) si deve conservare il posto di lavoro sino ad un massimo di 180 giorni di malattia (?), c'è diritto allo studio (?) ma immagino che appena qualcosa di questo succede si vada obbligatoriamente verso il libero licenziamento. Chi può sopportare oltre alle spese anche dei momenti di pausa lavoro retribuiti.
Per me è fondamentale scrivere una lettera di assunzione il più completa possibile, perchè questo "mondo badanti" mi convinco sempre di più è terra di nessuno.
Penso per esempio ad una vertenza dove la badante sostenga la tesi del licenziamento discriminatorio per motivi religiosi o di razza.
C'è la possibilità di un reciproco accordo? Usatela è il minore dei mali. Tenetevi in tasca una motivata causa di riserva in caso di vertenza.

Rettifica si può licenziare senza motivare basta pagare il preavviso
vedi http://contrattobadanti.blogspot.com/2010/11/come-posso-licenziare-la-badante.html

3 commenti:

  1. Non capiscico perchè uno devi licensiare se persona che segue è bona e capaci.

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  2. Se uno non ha più fiducia della badante se la deve per caso tenere in casa? Una bella letterina e tutto è risolto.

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  3. Il fatto che esista una possibilità soggettiva di licenziare libera il datore di lavoro da ogni necessità di motivare la decisione di licenziare il lavoratore.
    La norma è fatta perchè se il datore di lavoro non si trova bene in casa per lui potrebbe diventare non più casa sua ma un inferno.
    La badante che si voglia chiamare come si vuole, è a tutti gli effetti una schiava senza diritti.

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